Fiducia da parte del Presidente dell’Eurogruppo Mario Centeno per i bond della Grecia, che reputa ora più sicuri per gli investitori e ancora più sicuri in futuro
I bond della Grecia sono più sicuri per gli investitori internazionali.
A notarlo è Mario Centeno, Presidente dell’Eurogruppo, che sottolinea l’importanza cruciale dello storico addio alla Troika e il relativo accordo sulla fine del debito per il Paese guidato da Tsipras, spiegando che il trend positivo è destinato ad andare avanti.
Dopo il 20 agosto bond ancora più sicuri
Centeno ha cercato di rassicurare gli investitori, osservando come l’intesa trovata due settimane fa per il taglio del debito di Atene (oggi a circa il 180% del Pil), unita all’allungamento di un decennio delle scadenze per il risanamento, possono notevolmente ridurre le preoccupazioni sul Paese.
C’è inoltre l’intenzione di concedere alla Grecia eventuali profitti realizzati dalle banche centrali della zona euro sui rispettivi bond greci, e resta la garanzia che l’Europa riesaminerà la sostenibilità del debito nel 2032.
Il Presidente dell’Eurogruppo si è detto sicuro che queste misure sono più che sufficienti a rendere meno rischioso il titolo di Stato greco a 10 anni. E - ha aggiunto - lo sarà ancora meno dopo il 20 agosto, ovvero dopo la scadenza del terzo programma di salvataggio e l’abbandono ufficiale della Troika.
La Grecia metterà fine ad 8 anni di aiuti - e l’attuazione di 400 riforme - grazie alla promozione arrivata il 22 giugno, quando l’Eurogruppo ha riconsegnato ad Atene la sovranità finanziaria.
Il rendimento del titolo di Stato a 10 anni è calato di circa 30 punti base sulla scia dell’accordo sul debito, passando dal 4,2% al 3,9%. Al contrario, il decennale italiano si attesta attualmente al 2,68% e quello statunitense al 2,85%.
Centeno ha ammesso che Atene ha ancora molto lavoro da svolgere, ma ha anche fatto notare come in passato i Paesi usciti da un programma di aiuti abbiano guadagnato gradualmente sempre più fiducia
Il futuro della Grecia: rispetterà gli accordi presi con i Paesi creditori?
Ora il pensiero della Grecia non è solo diretto ad attirare investimenti, ma anche a rispettare gli oneri finanziari. Tsipras si è infatti impegnato a mantenere un avanzo primario pari al 3,5% del PIL per i prossimi quattro anni e al 2,2% nei 37 anni successivi.
Nonostante l’imprevedibilità economica legata a un periodo così lungo, Centeno si è detto fiducioso sulla capacità di Atene di onorare le scadenze, che rappresentano impegni non di poco conto per il Paese ma che se rispettati - spiega il politico portoghese - definiranno il pieno successo del programma.
Ma le misure di riduzione del debito non coprono i prestiti relativi al terzo piano di salvataggio del Paese, quello che si concluderà ad agosto, e di conseguenza nulla cambia in relazione alle date di rimborso più problematiche. Anche in questo caso, Centeno ha mostrato fiducia, dicendosi sicuro che il piano costruito dall’Eurogruppo andrà a buon fine.
Secondo gli analisti di Barclays, il sentiment positivo del mercato è destinato a continuare nei prossimi mesi, ma ci sono ancora diversi fattori che potrebbero pesare sulle obbligazioni greche:
“Il fatto che la maggior parte delle misure di riduzione del debito siano state concesse in anticipo e incondizionatamente è positivo; tuttavia, la sostenibilità del debito pubblico a lungo termine dipende molto dai consistenti sforzi fiscali in corso e da ipotesi macroeconomiche un po’ ottimistiche”.
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