La Cina non è ancora riuscita a spingere verso l’alto i consumi e questo ha creato non pochi problemi agli Usa e alle aziende straniere.
Niente da fare. La Cina non è ancora riuscita a spingere verso l’alto i consumi e questo ha generato non poca frustrazione negli Stati Uniti. Dove la Segretaria del Tesoro, Janet Yellen, ha criticato Pechino per il suo impegno nel sovvenzionare grandi aziende statali anziché impegnarsi a rilanciare la propria economia.
Ma per quale motivo, e con quale diritto, Washington si sentirebbe in dovere di fare pressione su Pechino? Semplice: la bassa domanda dei consumatori cinesi è in grado di far rallentare il tasso di crescita dell’economia globale e incidere sulle prospettive delle aziende negli Usa (e in altre parti del mondo).
Nel frattempo, mentre la Banca Mondiale ha previsto che nel 2024 la crescita del Pil cinese sarà del 4,8% - di poco al di sotto dell’obiettivo del Paese del 5% - e stimato che scenderà al 4,3% nel 2025, non poche aziende occidentali hanno subito il colpo di quanto sta accadendo al di là della Muraglia. [...]
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