I mercati oggi ripartono dalla sfida Usa-Cina: guerra o tregua?

Violetta Silvestri

22 Maggio 2023 - 08:39

C’è un cauto ottimismo nei mercati oggi sulle relazioni Usa-Cina: quali novità? Gli investitori osservano i rapporti delle due potenze economiche, in bilico tra fragili tregue e spinte allo scontro.

I mercati oggi ripartono dalla sfida Usa-Cina: guerra o tregua?

I mercati oggi sembrano ricevere una spinta positiva: le azioni asiatiche, infatti, sono aumentate dopo che Joe Biden ha affermato che le relazioni con la Cina dovrebbero migliorare molto presto e mentre il mercato attende possibili progressi nei colloqui sul limite del debito degli Stati Uniti.

Oltre allo stallo sul tetto a debito Usa, che rischia seriamente di mandare in default la più grande potenza economica mondiale con inevitabili ripercussioni globali, gli investitori guardano alle relazioni tra Pechino e Washington: sarà escalation della rivalità o si raggiungerà una tregua?

Si è tornati a sperare nella volontà di trovare un punto di collaborazione dopo il comunicato del G7, non così aggressivo contro la Cina e alcune parole del presidente Usa. Tuttavia, la prudenza è d’obbligo e gli attriti, soprattutto nel settore chiave dei semiconduttori, restano sul campo.

Usa-Cina: svolta di pace o di guerra? Cosa segnalano i mercati oggi

In Cina le azioni stanno chiudendo in rialzo così come a Hong Kong, dove l’Hang Seng è rimbalzato da un minimo di due mesi.

Uno dei motivi risiede nel clima instaurato al vertice del G7, con la dichiarazione finale che è stato molto più cauta nei toni verso la Cina rispetto a quanto alcuni temessero, esprimendo il desiderio di ridurre il rischio, non dissociarsi dai legami economici con il dragone.

Le principali democrazie del mondo hanno affermato che il gruppo “ridurrà le dipendenze eccessive nelle nostre catene di approvvigionamento critiche”, sottolineando la necessità di cooperare con la Cina, citando il suo ruolo nella comunità internazionale e le dimensioni della sua economia.

“Siamo pronti a costruire relazioni costruttive e stabili con la Cina, riconoscendo l’importanza di impegnarci apertamente ed esprimere le nostre preoccupazioni direttamente a Pechino. Agiamo nel nostro interesse nazionale”, si legge nel comunicato.

Il senso è chiaro: lottare contro la coercizione economica e le distorsioni di mercato del dragone è fondamentale, così come diversificare le forniture di materie prime cruciali. Tuttavia, uno scontro aperto e totale con la potenza asiatica non rientra negli obiettivi del G7.

Rientrava invece negli obiettivi Usa, da sempre in prima linea contro la supremazia cinese, anche con armi affilate e il rischio di un’escalation. Ma proprio nel contesto del G7 Biden ha smorzato i toni, dichiarando: “mi aspetto che le relazioni con la Cina migliorino presto”. I listini asiatici sono aumentati.

Attenzione però alle zone d’ombra: la Cina domenica ha ricordato che la guerra commerciale con gli Stati Uniti potrebbe surriscaldarsi in un attimo. Questo è un rischio per i mercati globali e le azioni europee in particolare.

La Cina ha annunciato che i prodotti Micron Technology non hanno superato una revisione della sicurezza informatica, avvertendo gli operatori di infrastrutture chiave di non acquistare i beni dell’azienda.

Il settore tecnologico è diventato un campo di battaglia chiave sulla sicurezza nazionale tra le due maggiori economie, con Washington che ha già inserito nella lista nera le aziende tecnologiche cinesi, interrotto il flusso di processori sofisticati e ostacolato lo sviluppo dell’industria cinese dei chip.

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