I miliardari presenti all’insediamento di Trump hanno perso 210 miliardi di dollari a distanza di 7 settimane. Elon Musk il più penalizzato.
È ancora vivida l’immagine degli uomini più ricchi del mondo invitati all’insediamento di Trump, pronti a sostenere il 47° presidente degli Stati Uniti. Gran parte della ricchezza del globo terrestre riunita in una sola stanza.
Appena sette settimane dopo, le cose appaiono ben diverse. Cinque di questi miliardari hanno perso complessivamente 210 miliardi di dollari (192,7 miliardi di euro) del loro patrimonio netto, stando ai dati pubblicati da Bloomberg.
Dall’euforia al crollo
L’ottimismo del mercato era alle stelle subito dopo le Elezioni USA 2024 - l’indice S&P 500 aveva toccato nuovi massimi storici e i titoli del comparto tech erano in forte ascesa.
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Il valore di Tesla, di proprietà di Elon Musk, aperto sostenitore del presidente eletto, era quasi raddoppiato; Meta segnava quasi un +20% dopo le prime quattro settimane di presidenza di Trump, mentre la capitalizzazione del colosso del lusso francese LVMH è salita di 12 miliardi di dollari.
Ma i licenziamenti a tappeto dei dipendenti federali negli Stati Uniti e l’incertezza legata alla guerra dei dazi portata avanti dal tycoon hanno invertito la tendenza. Ad oggi l’S&P 500 è in discesa di quasi il 7% dall’insediamento di Trump.
Quanti soldi hanno perso i miliardari per “colpa” di Trump
Elon Musk ha perso 145 miliardi di dollari - Le azioni Tesla hanno azzerato tutti i guadagni post-elezioni, con effetto ribassista sul patrimonio netto di Musk. Gli investitori non apprezzano il calo delle vendite nei mercati chiave della società (tra cui un calo di oltre il 70% nelle vendite in Germania e di quasi il 50% in Cina), oltre allo schieramento politico del CEO.
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Jeff Bezos ha perso 31 miliardi di dollari - Le azioni di Amazon risultano in ribasso del 15% dall’insediamento di Trump, alla luce del tentativo di Bezos di allinearsi alla nuova amministrazione sostenendo la libertà personale e il libero mercato nella sezione opinioni del Washington Post, che il miliardario ha comprato nel 2013 per 250 milioni di dollari.
Sergey Brin ha perso 23 miliardi di dollari -Il co-fondatore di Alphabet (ex Google) Brin registra una perdita di 23 miliardi di dollari sul suo patrimonio netto dopo il crollo delle azioni della società, acuito anche dal mancato raggiungimento delle stime degli utili e dalla nuova ondata di controlli da parte del Dipartimento di Giustizia americano.
Mark Zuckerberg ha perso 8 miliardi di dollari - Il titolo Meta, anch’essa parte dell’élite dei titoli tecnologici soprannominati i “Magnifici Sette”, ha registrato un’impennata all’inizio del 2024, ma da allora ha azzerato tutti i guadagni, riducendo il patrimonio netto di Zuckerberg.
Bernard Arnault ha perso 5 miliardi di dollari - Il presidente e CEO di LVMH, il più grande conglomerato mondiale nel settore dei beni di lusso, ha visto la sua fortuna diminuire con l’aumentare delle preoccupazioni relative ai dazi statunitensi sui prodotti di lusso europei.
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