Sponsorizzato

Il divario nell’adozione dell’IA nell’approvvigionamento: sfide e tendenze future

Business Reporter

20/03/2025

Nel 2024 gli investimenti in tecnologie per l’approvvigionamento sono rimasti fermi, ma c’è una spinta a sfruttare l’IA e le preziose informazioni che può fornire

Il divario nell’adozione dell’IA nell’approvvigionamento: sfide e tendenze future

La tecnologia ha il potenziale di trasformare il modo in cui le aziende operano, e l’ambito dell’approvvigionamento non fa eccezione.

Grazie alle informazioni su quanto spendono le organizzazioni e su quali fornitori, i team di approvvigionamento possono assicurarsi di ottenere un buon rapporto qualità-prezzo. Ciò potrebbe determinare delle decisioni in merito a un cambio di fornitore, a un consolidamento del numero di fornitori utilizzati e all’adozione di misure volte a garantire un migliore controllo della spesa.

Tali informazioni possono anche aiutare i team a indirizzare la spesa verso fornitori approvati, che soddisfano i mandati aziendali più ampi in materia di business responsabile e sostenibilità.

Il rapporto sullo Stato degli Acquisti 2025 di Amazon Business offre uno sguardo su come la tecnologia viene attualmente utilizzata e sull’importanza che i responsabili dell’approvvigionamento vi attribuiscono.

La priorità a generare informazioni migliori sulle spese e altri dati varia tra i mercati dell’UE: il Regno Unito è in testa con il 64%, seguito da Spagna (59%), Francia e Italia (entrambe 57%) e Germania (46%).

Quasi la metà dei responsabili dell’approvvigionamento ritiene che l’efficienza e la complessità siano la sfida principale, con percentuali che vanno dal 42% in Spagna al 49% nel Regno Unito e in Germania. Le inefficienze dei sistemi interni sono particolarmente evidenti in Francia (64%), Italia (62%) e Regno Unito (60%).

Per quanto riguarda l’uso dell’intelligenza artificiale, il calo è più evidente.

Solo quattro funzioni di approvvigionamento su 10 (42%) utilizzano l’intelligenza artificiale per ottimizzare le decisioni prese, con un calo del 5% nell’ultimo anno.

L’intelligenza artificiale, tuttavia, può potenzialmente fare un uso ancora migliore dei dati, fornendo informazioni più rapide e affidabili, e perfino anticipando la probabile domanda e i prezzi futuri. È inoltre fondamentale per aiutare a identificare i rischi, siano essi dovuti a un’eccessiva dipendenza da particolari fornitori o regioni o alla salute finanziaria di singole organizzazioni.

Non sorprende, quindi, che il 68% dei senior leader e il 61% dei decision maker considerino l’utilizzo dell’IA per analizzare i dati e ottimizzare le operazioni molto importante e/o una delle tre principali priorità per i prossimi due anni. In effetti, questa è stata la priorità più frequente per i senior leader, a testimonianza della crescente enfasi sull’IA.

Ci sono segnali che indicano l’emergere degli investimenti in questo settore. Le intenzioni di investimento nell’IA sono notevolmente elevate in tutti i mercati dell’UE, dal 93% in Italia al 98% in Francia, con un’attenzione specifica all’analisi delle spese (Regno Unito 47%, Spagna 40%, Italia 38%) e lo stesso numero di intenzioni di sviluppare capacità di analisi delle spese guidate dall’IA e processi di approvvigionamento automatizzati dall’IA.

Solo un numero leggermente inferiore (37%) utilizzerà l’IA per contribuire alla gestione del rischio dei fornitori, mentre il 36% intende utilizzare chatbot e assistenti virtuali basati sull’IA.

Un leader degli acquisti tecnologici sta valutando come l’IA potrebbe aiutare le operazioni:

“La pulizia dei dati è un’area in cui l’IA è utile, e la stiamo valutando anche in un paio di altre aree, tra cui l’automazione, i contratti e la gestione degli acquisti”.

Tuttavia, c’è anche la consapevolezza dei rischi che derivano da un maggiore uso dell’IA e dalla relativa dipendenza dalla tecnologia. Sebbene l’adozione dell’IA sia una priorità, in tutta l’UE i team di approvvigionamento si concentrano principalmente sulla riduzione dei costi a breve termine piuttosto che sull’implementazione strategica dell’IA, con mercati come il Regno Unito (32%), la Francia (43%) e la Spagna (40%) che mostrano un forte interesse a saperne di più sul potenziale dell’IA per l’analisi avanzata dei dati. Il 34% dei senior leader e il 30% dei decision maker sono preoccupati per le minacce alla sicurezza informatica.

I vantaggi dell’IA per i team di approvvigionamento e le organizzazioni, tuttavia, sono evidenti. Afferma Brenda Spoonemore, vicepresidente del settore commerciale e pubblico di Amazon Business.

“La tecnologia svolge un ruolo fondamentale nella gestione delle catene di fornitura odierne, dall’adozione di tecnologie emergenti come l’IA e l’apprendimento automatico agli investimenti in analisi e approfondimenti sugli acquisti. Questa trasformazione digitale sta rivoluzionando l’approvvigionamento, offrendo ai clienti maggiore efficienza, trasparenza e risparmio”.

Per accedere al rapporto, clicca qui.

Iscriviti a Money.it