Il Fisco si ferma a dicembre, ma non per tutto

Nadia Pascale

3 Dicembre 2024 - 11:15

Tregua fiscale per il periodo natalizio, dal 1° dicembre al 31 dicembre l’Agenzia delle Entrate non invia avvisi bonari e lettere di compliance.

Il Fisco si ferma a dicembre, ma non per tutto

Il decreto 1 del 2024 prevede che il Fisco blocchi l’invio di avvisi bonari e lettere di compliance ai contribuenti nel mese di dicembre 2024: una piccola tregua dal 1° dicembre al 31 dicembre che però non fa venire meno tutti gli altri adempimenti fiscali.

Lo stop alle comunicazioni del Fisco per il mese di dicembre 2024 si affianca a quello del mese di agosto che era in vigore anche negli anni precedenti. Una sorta di seconda tregua che però non soddisfa tutti i contribuenti.

Ecco come funziona la tregua di Natale del Fisco.

Tregua fiscale dicembre: gli atti sospesi

L’articolo 10 del decreto Adempimenti di gennaio 2024 prevede che l’Amministrazione finanziaria nel mese di dicembre 2024 non possa inviare determinati atti, in particolare:

  • avvisi bonari, tra cui atti inerenti i risultati di controlli automatizzati e controlli formali delle dichiarazioni;
  • comunicazioni inerenti esiti della liquidazione delle imposte dovute sui redditi a tassazione separata;
  • lettere di compliance, si tratta di avvisi in cui vengono riportate delle anomalie o delle irregolarità rilevate nelle dichiarazioni dei redditi di autonomi o dipendenti. Possono verificarsi gli invii delle lettere in caso di omissioni o non corrispondenza dei dati dichiarati rispetto a rilevabile nei database dell’Agenzia delle Entrate.

Sono bloccati tutti gli avvisi dell’Agenzia delle Entrate?

Si deve ricordare che, sebbene i casi siano limitati, sono comunque previste delle eccezioni. Si tratta dei casi di indifferibilità e urgenza, i cui limiti sono chiariti dalla circolare 9 del 2 maggio 2024, cioè:

  • pericolo per la riscossione, su questo punto l’Agenzia chiarisce che si intendono i casi in cui in caso di mancata notifica vi è il rischio di prescrizione e decadenza e quindi di perdere gettito fiscale;
  • notifica di una notizia di reato ex articolo 331 del codice di procedura penale (denuncia di notizia di reato);
  • destinatario sottoposto a procedure concorsuali.

Deve essere chiarito che l’elenco degli atti che non possono essere notificati è analitico, quindi tutte le altre attività sono normalmente poste in essere dall’Agenzia delle Entrate e devono essere rispettate le scadenze fiscali previste per il mese di dicembre, come gli adempimenti Iva, il versamento della rata della rottamazione quater.
Per i titolari di partita Iva vi è però la possibilità di rimandare a gennaio il versamento dell’acconto Irpef.

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