Tregua fiscale per il periodo natalizio, dal 1° dicembre al 31 dicembre l’Agenzia delle Entrate non invia avvisi bonari e lettere di compliance.
Il decreto 1 del 2024 prevede che il Fisco blocchi l’invio di avvisi bonari e lettere di compliance ai contribuenti nel mese di dicembre 2024: una piccola tregua dal 1° dicembre al 31 dicembre che però non fa venire meno tutti gli altri adempimenti fiscali.
Lo stop alle comunicazioni del Fisco per il mese di dicembre 2024 si affianca a quello del mese di agosto che era in vigore anche negli anni precedenti. Una sorta di seconda tregua che però non soddisfa tutti i contribuenti.
Ecco come funziona la tregua di Natale del Fisco.
Tregua fiscale dicembre: gli atti sospesi
L’articolo 10 del decreto Adempimenti di gennaio 2024 prevede che l’Amministrazione finanziaria nel mese di dicembre 2024 non possa inviare determinati atti, in particolare:
- avvisi bonari, tra cui atti inerenti i risultati di controlli automatizzati e controlli formali delle dichiarazioni;
- comunicazioni inerenti esiti della liquidazione delle imposte dovute sui redditi a tassazione separata;
- lettere di compliance, si tratta di avvisi in cui vengono riportate delle anomalie o delle irregolarità rilevate nelle dichiarazioni dei redditi di autonomi o dipendenti. Possono verificarsi gli invii delle lettere in caso di omissioni o non corrispondenza dei dati dichiarati rispetto a rilevabile nei database dell’Agenzia delle Entrate.
Sono bloccati tutti gli avvisi dell’Agenzia delle Entrate?
Si deve ricordare che, sebbene i casi siano limitati, sono comunque previste delle eccezioni. Si tratta dei casi di indifferibilità e urgenza, i cui limiti sono chiariti dalla circolare 9 del 2 maggio 2024, cioè:
- pericolo per la riscossione, su questo punto l’Agenzia chiarisce che si intendono i casi in cui in caso di mancata notifica vi è il rischio di prescrizione e decadenza e quindi di perdere gettito fiscale;
- notifica di una notizia di reato ex articolo 331 del codice di procedura penale (denuncia di notizia di reato);
- destinatario sottoposto a procedure concorsuali.
Deve essere chiarito che l’elenco degli atti che non possono essere notificati è analitico, quindi tutte le altre attività sono normalmente poste in essere dall’Agenzia delle Entrate e devono essere rispettate le scadenze fiscali previste per il mese di dicembre, come gli adempimenti Iva, il versamento della rata della rottamazione quater.
Per i titolari di partita Iva vi è però la possibilità di rimandare a gennaio il versamento dell’acconto Irpef.
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