Il celebre slogan “Non avrai nulla e sarai felice” riecheggia in un articolo pubblicato sul sito del WEF in cui si raccomanda la micromobilità e si disincentiva la costruzione di parcheggi pubblici.
«Benvenuti nell’anno 2030. Benvenuti nella mia città – o dovrei dire “la nostra città”. Non possiedo nulla. Non ho un’auto. Non ho una casa. Non posseggo alcun elettrodomestico o vestito. Potrei sembrarvi strano, ma tutto ciò ha perfettamente senso per noi in questa città. Tutto ciò che voi consideravate un prodotto, ora è diventato un servizio. Abbiamo accesso ai trasporti, agli alloggi, al cibo e a tutto ciò di cui abbiamo bisogno nelle nostre vite quotidiane. Poco per volta, tutte queste cose sono diventate gratuite, quindi non ha senso per noi averne tante».
Questo è l’incipit del breve saggio di Ida Auken, ex ministro dell’ambiente danese, membro del Forum di Davos dove si occupa di politica europea e di progettare l’urbanizzazione del futuro, dal titolo emblematico: “Benvenuti nel 2030, dove la proprietà privata e la privacy non esistono”.
La visione pauperista e neoambientalista di Auken rimanda al progetto tecno-utopistico in cui la tecnologia e la sharing economy avranno sostituito la proprietà privata, liberando la popolazione dalla povertà; in cambio, la cessione della privacy e lo stravolgimento dell’attuale “normalità”, già intaccata dall’era pandemica. [...]
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA