Il lavoratore stagionale può rifiutarsi di lavorare di domenica?

Claudio Garau

29 Giugno 2023 - 13:02

Il lavoro stagionale è molto diffuso nei mesi estivi, tanto che le domeniche rappresentano spesso i picchi settimanale di attività. Puoi legittimamente ottenere di non lavorare nel giorno festivo

Il lavoratore stagionale può rifiutarsi di lavorare di domenica?

In estate le occasioni di lavoro aumentano grazie a quelle occupazioni caratterizzate dalla stagionalità. Pensiamo a coloro che lavorano come bagnini negli stabilimenti balneari, ma pensiamo anche ai camerieri nei ristoranti, come pure alle guide turistiche e agli addetti alle vendite di gelati: si tratta di professioni che tipicamente sono svolte nei mesi estivi e maggiormente dedicati ai flussi turistici.

D’altronde il lavoro stagionale consiste in una tipologia di impiego che viene esercitato soltanto per un certo periodo dell’anno, di solito una specifica stagione - da qui appunto il nome. Ecco perché è un’attività ricorrente in settori come l’agricoltura, il turismo, l’industria alberghiera o il commercio legato alle festività.

Di seguito vogliamo rispondere ad un particolare quesito che non pochi di coloro che vorrebbero lavorare stagionalmente, si pongono. Ovvero: il lavoratore stagionale può rifiutarsi di lavorare la domenica? Può legittimamente chiedere al datore di lavoro di riposare per avere più tempo per se stesso e per la sua famiglia, o comunque per recuperare energie psico-fisiche proprio in questo giorno della settimana? Scopriamolo insieme, anticipandoti che la risposta insita nella legge non è scontatissima. I dettagli.

Lavoro stagionale: finalità e contesto di riferimento

Tipicamente, il lavoro stagionale è collegato alle esigenze stagionali - e dunque temporanee - di determinate attività. D’altronde, si sa che in certi settori le aziende non lavorano dodici mesi, ma soltanto una parte dell’anno e non possono perciò assumere dipendenti per tutto l’anno. In altre parole vi sono attività che, per loro stessa natura, sono mirate a svolgersi in uno periodo di tempo circoscritto e non sono caratterizzate da continuità, oppure sono luoghi di lavoro che hanno bisogno di ulteriori lavoratori - stagionali - per far fronte ai picchi di attività estivi o invernali.

Ecco perché la legge riconosce e disciplina il lavoro stagionale: non è possibile imporre ad un datore di lavoro o azienda di assumere - e retribuire - dipendenti per tutto l’anno, dato che in alcuni periodi non sarebbe possibile impiegare quei dipendenti - appunto stagionali.

Di per sé è raro che un contratto di lavoro stagionale si trasformi a tempo indeterminato, a meno che la figura professionale non continui a lavorare per lo stesso datore andando ad occupare mansioni diverse. Tuttavia detto contratto di lavoro a tempo determinato rappresenta comunque una buona modalità di ingresso nel mondo del lavoro, e quindi è spesso prescelto da giovani e giovanissimi che vogliono inserire una prima esperienza di lavoro nel proprio CV - ad es. lavorando come animatore o come impiegato in un parco di divertimenti.

C’è chi però resta dubbioso in caso di proposta di lavoro stagionale, perché magari teme orari prolungati, turni durissimi e straordinari non pagati e, in particolare, teme che non gli venga garantito il giorno libero per il riposo. Ma ti ricordiamo che quest’ultimo deve essere sempre assicurato mentre ci sono alcune precisazioni da fare riguardo alla possibilità di rifiutare il lavoro domenicale, per avere questa giornata come riposo settimanale.

Lavoro stagionale e riposo domenicale: il lavoratore può chiederlo (e ottenerlo)?

Sgomberiamo il campo da possibili dubbi, anche perché la legge è piuttosto chiara a riguardo: il lavoro stagionale può essere svolto anche di domenica, e il lavoratore stagionale - dal bagnino al cuoco o al lavoratore agricolo - non può domandare al datore di assentarsi e riposare di domenica, credendo che il datore di lavoro debba per forza adeguarsi alla sua richiesta.

In altre parole se è vero che da una parte il lavoratore stagionale ha diritto al riposo settimanale, dall’altra il giorno di riposo può non coincidere con la domenica. Le regole della legge, infatti, indicano esclusivamente che il riposo settimanale debba coincidere con la domenica, ma non per forza e in tutti i casi.

Conseguentemente in base ai picchi di attività del luogo in cui si lavora, e verosimilmente in molti luoghi di lavoro detti picchi coincideranno con il weekend, il datore di lavoro sarà libero di chiedere al lavoratore stagionale di svolgere anche di domenica le mansioni per cui è stato assunto, e gli assegnerà il giorno di riposo in un giorno differente.

La legge in proposito ed alcuni esempi pratici

Il decreto sull’organizzazione dell’orario di lavoro, ovvero il d. lgs. n. 66 del 2003, è molto preciso su questi temi, in quanto prevede che il riposo settimanale possa essere fissato in un giorno differente dalla domenica, ed eventualmente attuato anche con turni, in una pluralità di casi tutti connessi con ragioni organizzative e/o legate alla produzione.

Basti pensare ad es. a determinate operazioni industriali quali quelle che prevedono l’utilizzo di forni a combustione o a energia elettrica, alle attività che impongono l’impiego di impianti e macchinari ad elevata intensità di capitali o ad alta tecnologia e alle attività di vendita al minuto ed affini o al dettaglio, localizzate in comuni a economia turistica e città d’arte.

Di ciò si trova opportuna menzione nel testo del decreto sull’orario di lavoro, insieme - tra i vari esempi che si possono fare - ai servizi ed attività il cui funzionamento domenicale corrisponde ad esigenze tecniche o soddisfa interessi di rilievo per la collettività o è di pubblica utilità.

Conclusioni

Se sei interessato ad un lavoro stagionale e ti stai domandando se puoi ottenere il riposo domenicale come accade per la generalità delle professioni, ti ribadiamo che la risposta è negativa. La legge infatti ti assicura il riposo settimanale di 24 ore consecutive, ma detto riposo potrà essere individuato anche in un giorno differente dalla domenica nel caso ricorrano specifiche esigenze aziendali o del datore di lavoro. Il riferimento diretto va alle industrie stagionali e a quelle attività di servizi che hanno nel fine settimana il loro picco di lavoro, per motivi di pubblica utilità o perché si tratta di attività che soddisfano interessi della collettività.

Come abbiamo accennato sopra, potrai perciò essere chiamato a lavorare stagionalmente di domenica anche per contribuire ad attività di natura tecnica o industriale, che non possono interrompersi nel giorno pur tradizionalmente dedicato al riposo. Potenzialmente dunque quasi ogni attività imprenditoriale o commerciale potrebbe contemplare la possibilità di lavoro stagionale domenicale. E tu dovrai adattarti alle richieste del tuo datore di lavoro, perché pienamente conformi alla legge.

In estrema sintesi, come lavoratore stagionale avrai diritto al giorno di riposo, ma ti potrà essere imposto di lavorare nel giorno tradizionalmente di festa. Ciò che è importante è che l’individuazione di un giorno di riposo settimanale differente dalla domenica non deve comunque andare contro il principio della periodicità del riposo. E d’altronde è anche interesse del tuo datore di lavoro avere dipendenti in grado di recuperare le energie specialmente in periodi dell’anno in cui i picchi di attività sono molto elevati (ad es. ristorante in centro città in una rinomata città d’arte).

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