Una strategia che mescola dazi, negoziati e debito per ridefinire l’equilibrio globale: il piano di Trump tra sovranismo economico, pressioni geopolitiche e capitalismo diretto.
Con Trump alla presidenza degli Stati Uniti il mondo ha osservato un cambio di paradigma economico e geopolitico.
La sua agenda, spesso bollata come becera, populista e protezionista, è in realtà un articolato progetto volto a tramandare il potere alla sua élite. Oggi vedremo come questo progetto passi anche tramite la ristrutturazione del deficit commerciale e del debito pubblico, tramite la leva dei dazi.
Trump ha rilanciato l’uso dei dazi in modo aggressivo, applicandoli indiscriminatamente e provocatoriamente, calcolandoli sulla base degli squilibri commerciali bilaterali. Questo approccio ha molte funzioni.
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