Servono politiche nuove nel settore agroalimentare, a favore dei consumatori e dei produttori responsabili: l’Accordo con il Mercosur deve essere l’occasione per introdurle.
C’è bisogno di una vera e propria rivoluzione nella politica agricola ed agroalimentare europea, intervenendo sia sul piano fiscale che su quello della concorrenza, perché altrimenti non se ne esce. Anzi, ogni anno è peggio per tutti: agricoltori, allevatori, consumatori, territorio ed ambiente.
Perché hanno ragione da vendere gli agricoltori e gli allevatori che cercano di produrre in modo sostenibile, limitando al massimo l’uso dei concimi chimici e quello dei pesticidi ed assicurando la naturale rotazione delle culture che evita lo sfruttamento irrecuperabile del terreno, quando si lamentano perché non riescono a trovare un mercato di sbocco abbordabile per i loro prodotti, senza subire la concorrenza sfrenata dei prezzi assai più bassi dei prodotti dell’agrindustria: la produttività, e dunque la competitività di prezzo di questi ultimi, è incomparabilmente superiore a quella dell’agricoltura biologica, che viene spiazzata in modo irreparabile.
E’ una situazione inaccettabile. [...]
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