Nella lista dei prodotti peruviani più venduti all’estero, il mirtillo si è posizionato come il principale prodotto agroalimentare più venduto.
Originali e sorprendenti i dati dell’export peruviano del 2022 che vedono il mirtillo al centro delle analisi economiche e commerciali. Nella lista dei prodotti peruviani più venduti all’estero, il mirtillo si è posizionato come il principale prodotto agroalimentare, piazzandosi al 14,5% nel calcolo dei prodotti esportati dal Paese sud americano.
A seguire, le vendite riguardano l’uva, la cui capacità commerciale internazionale ha realizzato milioni di dollari tra l’ottobre 2021 e il settembre 2022. Segue il caffè, prodotto da sempre al centro dell’attenzione commerciale internazionale per le agenzie economiche e le istituzioni politiche peruviane.
“Le spedizioni di mirtilli crescono notevolmente nel corso degli ultimi mesi. Speriamo che il mirtillo peruviano si posizioni anche come il principale prodotto agricolo dell’export peruviano nel corso di tutto il 2022”, ha ribadito Roberto Sánchez, ministro del commercio estero e del turismo del Perù. Secondo i dati presentanti dalla Direzione Generale sulla Ricerca e lo Studio del Commercio Estero del Perù, tra gennaio e settembre del 2022, le esportazioni di mirtilli hanno totalizzato 796 milioni di dollari, un valore superiore rispetto a quello registrato nel corso dello stesso arco temporale dell’anno 2021.
Gli italiani spendono 91,8 milioni per i mirtilli
Un prodotto che vede una notevole crescita del consumo anche per le famiglie italiane. Con una spesa di 91,8 milioni di euro, i mirtilli sono il prodotto più importante della categoria dei piccoli frutti in Italia. Secondo i dati presentanti dalla GDO sui consumi delle famiglie italiane, i mirtilli hanno rappresentato il 57% della spesa nei 12 mesi compresi tra luglio 2021 e giugno 2022.
Nello stesso periodo la spesa per mirtilli è aumentata del 9,7%, contro il 14,3% complessivo della categoria dei piccoli frutti. La penetrazione commerciale italiana risulta ancora particolarmente bassa se confrontata con i grandi consumatori continentali di mirtilli: nel Regno Unito la penetrazione commerciale è superiore al 50%, quindi più di una famiglia britannica su due compra mirtilli almeno una volta l’anno. La destinazione principale dei mirtilli è il consumo fresco anche se cresce l’uso del frutto per succhi, nettari, confetture e concentrati oltre che come ingredienti di diversi prodotti trasformati.
La ricchezza in micronutrienti e composti bioattivi che li rende perfetti in uno stile alimentare antinfiammatorio, basato sul consumo preponderante di alimenti di origine vegetale, lo rendono adatto a chi vuole perseguire uno stile alimentare sano e nel rispetto dei principi della dieta mediterranea.
L’Unione Europea assorbe il 24% delle esportazioni totali di mirtilli dal Perù e nel corso dell’ultimo anno, le spedizioni verso i Paesi europei hanno totalizzato quasi 172 milioni di dollari di valore commerciale. Gli Stati Uniti sono la principale destinazione dei mirtilli peruviani, il 51% delle esportazioni peruviane è destinato agli Stati Uniti d’America e durante i primi nove mesi del 2022, le vendite di mirtilli peruviani destinati agli Stati Uniti hanno raggiunto i 417 milioni di dollari. Il mirtillo rappresenta un volano di sviluppo sostenibile per le regioni agricole del Perù.
Il frutto è stato al centro delle nuove dinamiche economiche della regione di Ancash, contribuendo alla crescita dell’export per un valore del 6% nel solo 2022 e facendo totalizzare un fatturato di oltre 41 milioni di dollari, con i dati aggiornati a fine settembre del 2022.
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