L’8 maggio la Svezia ha abbassato il tasso di interesse primario dal 4,00% al 3,75%. Se ciò accadrà di nuovo nel 2024 o meno dipende in larga misura dal contesto esterno.
L’8 maggio la banca centrale svedese, la Riksbank, ha tagliato il tasso di interesse primario dal 4,00% al 3,75%. Si tratta del primo taglio effettuato dal 2016. La mossa arriva mentre il tasso di inflazione svedese è sceso al 2,2% a marzo, e tende verso la soglia del 2,0% desiderata dalla banca centrale, se non addirittura al di sotto.
Mentre fonti estere come Reuters sono più ottimiste riguardo alla possibilità di ulteriori diminuzioni nel corso dell’anno, il Dagens Nyheter (DN) svedese è più diffidente riguardo ai possibili effetti esterni sull’economia svedese. DN sottolinea che il calo mette la Riksbank fuori sincronia con il Dipartimento del Tesoro e la Banca Centrale Europea. Ulteriori tagli, a meno che non se ne aggiungano altri, non solo allargheranno il divario, ma rafforzeranno il divario.
A livello interno, il Paese sta ancora raccogliendo i pezzi dopo che l’inflazione ha raggiunto il 10% nel 2022, con un aumento in particolare dei prezzi dell’energia. L’inflazione è rimasta elevata per tutta la prima metà del 2023, mentre i prezzi dei prodotti alimentari sono rimasti ostinatamente alti.
Il mercato svedese dei prodotti alimentari al dettaglio è coperto principalmente da tre società; ICA, che detiene una quota di mercato superiore al 50%, Axfood, proprietaria delle catene Hemköp e Handlar’n, e Coop. Secondo Reuters, data la natura oligarchica del settore, il governo è riuscito a chiamare a raccolta i grandi operatori e discutere riduzioni temporanee dei prezzi su alcuni prodotti.
Il problema è il resto del mondo
Come ha affermato DN, “questi sono fattori puramente interni. Il problema è il resto del mondo e ciò che costituisce il nostro ponte economico con il resto del mondo: il tasso di cambio della corona”. Per prima cosa, il modo in cui sono ordinate l’economia svedese e quella americana è diverso. L’economia svedese è di natura molto meno espansiva di quella degli Stati Uniti; è molto più sensibile ai tagli dei tassi e alle fluttuazioni dei tassi di cambio rispetto a quella americana.
La Riksbank sostiene che altri due cali dei tassi sono possibili nel 2024. Tuttavia, se a ciò non corrisponderanno gli americani, il risultante disallineamento valutario potrebbe essere impossibile da conciliare senza che la corona si svaluti nuovamente e i guadagni realizzati dall’attuale calo vengano spazzati via.
Come sottolinea DN, la Riksbank funziona in linea con la Bce. Tuttavia, attualmente tutti gli occhi sembrano puntati verso Washington.
Articolo pubblicato su Money.it edizione internazionale il 2024-05-08 23:06:22. Titolo originale: Sweden’s Interest Rate Cut Is an Experiment
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