Impianto fotovoltaico: dopo quanto si ripaga l’investimento?

Redazione Tecnologia

28 Settembre 2022 - 13:45

Mediamente l’investimento per la realizzazione di un impianto fotovoltaico si ripaga in quattro o cinque anni ma la crisi energetica che sta colpendo l’Europa può allungare notevolmente i tempi

Impianto fotovoltaico: dopo quanto si ripaga l’investimento?

La crisi energetica che sta colpendo l’Europa non accenna a rallentare e le conseguenze, oltre che sull’inverno ormai alle porte, rischiano di avvertirsi anche sul lungo periodo persino per chi ha scelto di puntare sulle energie rinnovabili. È, per esempio, quello che sta accadendo con gli impianti fotovoltaici.

La crisi, infatti, sta imponendo un rialzo vertiginoso dei prezzi in bolletta e la mancanza di materie prime e il loro rincaro rischia di trasformare un investimento, fino a poco tempo fa conveniente, in un qualcosa di eccessivamente oneroso per il consumatore.

Pannelli fotovoltaici: cosa sono e quanto costano

Innanzitutto, come è noto, i pannelli fotovoltaici trasformano direttamente l’energia solare in elettricità. Realizzati in silicio, generano corrente da immettere nella rete energetica e che può essere utilizzata e consumata immediatamente. Qui non esistono «serbatoi» come quelli dell’acqua per gli impianti solari termici, quindi c’è il rischio di dispersione. Per evitare questo fenomeno, la corrente inutilizzata si raccoglie in speciali batterie, che consentono di sfruttata in un secondo momento.

Per quanto riguarda i costi, la cifra da investire per la realizzazione di un impianto solare fotovoltaico varia in base ai componenti della famiglia, dal momento che più saranno le persone in casa e più l’impianto dovrà essere grande. Per una famiglia di 4 persone, con un consumo medio di 4000 kWh il costo si aggira sui 9000 euro, cui si dovranno aggiungere poi i costi di montaggio e manutenzione. Per quanto riguarda questi ultimi, anch’essi sono variabili e dipendono dal tipo di impianto e dalla sua grandezza. Mediamente la spesa da sostenere è di 2500 euro in 25 anni, che è il ciclo vitale di un impianto.

Dopo quanto tempo si ripaga l’investimento di un impianto fotovoltaico?

Riuscire a dare una risposta a questo quesito non è affatto semplice. Prima della crisi energetica che sta colpendo il Vecchio Continente, infatti, il tempo necessario per rientrare dell’investimento di un impianto fotovoltaico si aggirava, in media, intorno ai tre anni e mezzo o quattro anni. Al momento, però, come fanno sapere da Altroconsumo, la spesa iniziale per la realizzazione di un impianto fotovoltaico può essere più alta e ripagata, addirittura, in 15-20 anni.

Venendo al risparmio in bolletta, per una casa senza fotovoltaico il costo risulta il più alto, oltre 1.200 euro l’anno, ma in questo scenario non ci sono investimenti iniziali da sostenere né costi di manutenzione. Considerando invece l’energia prodotta da un impianto fotovoltaico da 3kW di potenza, la spesa della famiglia scende a 790 euro l’anno; quindi l’investimento nel fotovoltaico, se fatto correttamente, si ripaga bene e permette un buon risparmio in bolletta.

La spesa elettrica più contenuta è quella di un impianto fotovoltaico ad accumulo, dotato di batteria, che permette di pagare da subito la bolletta più leggera (588 euro l’anno), ma l’intero investimento si recupera in circa 15 anni. La batteria, infatti, è un componente costoso, che fa alzare di molto il prezzo dell’intero impianto.

Come risparmiare con un impianto fotovoltaico

Ed è sempre Altroconsumo, l’associazione dei consumatori, a fornire una serie di utili consigli per risparmiare ulteriormente nella realizzazione di un impianto fotovoltaico e, quindi, a fornire una serie di scorciatoie per riuscire a rientrare prima dall’investimento sostenuto. Il primo consiglio è quello di fare diversi preventivi. Se si sta valutando di installare un impianto fotovoltaico, è fondamentale ascoltare più campane per comparare i materiali proposti e per poter scegliere l’impianto che più si addice alle esigenze della casa e, naturalmente, questo permette di ridurre di molto i costi.

Un altro prezioso consiglio è quello di spostare la maggior parte dei consumi di elettricità nelle ore di sole sfruttando subito l’energia prodotta dall’impianto, evitando di pagare l’energia prodotta della rete. L’energia utilizzata attraverso il proprio impianto durante le ore solari è gratuita, ma durante le ore serali la corrente costa cara, ed è proprio qui il segreto per risparmiare. Infatti, il Gse (Gestore dei servizi energetici) riconosce tra i 7 e i 10 centesimi a kilowattora per l’energia donata alla rete, mentre l’energia prelevata dalla rete costa in media 35 centesimi al kWh nel mercato tutelato.

Infine, per installare un impianto fotovoltaico, è opportuno avere consumi annuali sopra ai 2.500-3.000 kWh, scenario tipico di una famiglia di quattro persone.

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO