Imposta di successione su case terremotati: quella che è stata definita la tassa sulle macerie ha causato non poche polemiche ma in molti credono si tratti di una bufala. Ecco qual è (purtroppo) l’amara realtà.
Imposta di successione su casa terremotati: la tassa sulle macerie è una bufala o si tratta di una realtà? Negli ultimi giorni ha scatenato un acceso dibattito la mancata predisposizione da parte del Governo del decreto per l’esenzione nei confronti dei familiari dei terremotati e non sono mancati i casi in cui si è sostenuto fosse una bufala.
L’amara realtà è che tale non è; il Governo non ha, fino ad ora, emanato il decreto con il quale si dispone l’esenzione dall’imposta di successione per i familiari di terremotati deceduti a seguito del sisma e ad ormai quasi un anno di distanza c’è il rischio di dover pagare una vera e propria tassa sulle macerie.
Non si tratta di una bufala ma uno dei motivi della mancata emanazione del decreto sull’esenzione dall’imposta di successione potrebbe essere che il Governo negli ultimi mesi si è trovato ad affrontare numerose “emergenze”, prima tra tutte la manovra correttiva, il DL 50/2017, richiesta dall’UE per il riequilibrio dei conti pubblici.
Tuttavia non si tratta certo di un valido motivo, tenuto conto che la scadenza per l’imposta di successione è di 12 mesi e che per le case dei terremotati di Amatrice il termine per il versamento sarebbe fissato al prossimo 24 agosto 2017.
A poco più di due mesi dalla scadenza i familiari di deceduti a seguito del terremoto si trovano a non saper se pagare o meno la tassa sulle macerie, l’imposta per la quale il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi è intenzionato a riconsegnare le chiavi della città nelle mani di Gentiloni.
Imposta di successione su case terremotati: bufala o realtà?
Che la mancata emanazione del decreto di esenzione dall’imposta di successione sulle case dei terremotati sia una realtà lo conferma il silenzio del Governo alle accuse che da più fronti gli vengono mosse in questi giorni, tra cui quella del Sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, che sarà ricevuto in questa settimana da Gentiloni per risolvere il problema della tassa sulle macerie.
Oltre al danno la beffa, insomma, con il rischio di trovarsi a dover pagare l’imposta di successione per dover ereditare una casa ridotta in briciole e da un familiare deceduto proprio a causa del terremoto. Tuttavia l’idea è che la mancata predisposizione del decreto per l’esenzione dell’imposta per le successioni a seguito del sisma non sia tanto una volontà quanto un’ingiustificabile dimenticanza del Governo.
Non sarebbe stato necessario tanto lavoro per preparare il decreto: sarebbe bastato prendere il decreto emanato dal Governo Berlusconi dopo il terremoto dell’Aquila del 2009 e modificarlo secondo le nuove esigenze. Ed è proprio Berlusconi tra i primi a scagliarsi contro la dimenticanza del Governo Gentiloni, affermando: “la sinistra tassa pure le macerie, sembra un macabro scherzo”.
Esenzione imposta di successione su case terremotati: il Governo deve far presto
La realtà, putroppo, è che non si tratta di uno scherzo ma dell’ennesima prova di quali siano le priorità di un Governo che, stretto tra il rischio di elezioni anticipate e il pressing dell’Europa, ha dimenticato di inserire l’esenzione dall’imposta di successione sulle case dei terremotati nella manovra correttiva, il DL 50/2017.
Tuttavia, quello che secondo chi scrive è certo, è che il Governo Gentiloni dovrà intervenire nel brevissimo tempo per rendere ufficiale l’esenzione dalla tassa sulle macerie e che quindi a conti fatti nessuno dovrà pagare l’imposta sulla successione delle case di familiari deceduti a seguito del terremoto.
Oltre all’ennesimo affronto in pieno stile campagna elettorale inferto da Silvio Berlusconi, quelli a cui è necessario dare una risposta certa e decisa sono i cittadini del Centro Italia che a pagare una tassa sulle macerie proprio non ci stanno.
E sull’imposta di successione sulle case dei terremotati ha parlato il Sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, il quale ha chiesto di incontrare il premier Gentiloni per risolvere la questione, “altrimenti mi occuperò personalmente delle famiglie che si trovano costrette a pagare la tassa di successione. Subito dopo andrò a Roma, portando con me le chiavi di questa città e consegnandole”.
Ma oltre alla questione della tassa sulle macerie e oltre all’imposta di successione, sono anche altri i problemi che Pirozzi porterà all’attenzione del Governo: in sede di giunta è stato stilato un elenco di tredici punti sui quali, ribadisce il Sindaco di Amatrice, “sollecito intervento governativo su criticità nella gestione dell’emergenza e della ricostruzione”.
Tra questi maggiori controlli per difendere le zone rosse, più vigili del fuoco in vista della demolizione e più pattuglie per difendere le case dagli sciacalli. “Qui siamo in guerra”, e ad un anno dal terremoto Amatrice non trova pace.
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