Se si vuole vendere la casa ereditata ci sono dei passi da compiere e delle azioni che potrebbero tutelare da futuri contenziosi.
Vendere casa ereditata potrebbe essere abbastanza complicato dal punto di vista legale e fiscale. Gli adempimenti che chi eredita è chiamato a fare, infatti sono diversi e in mancanza di alcuni si è chiamati a versare più tasse.
Quello che va considerato quando si vuole vendere un immobile ricevuto in eredità è che la proprietà non si trasferisce automaticamente ma è necessaria l’accettazione dell’eredità che può essere espressa o tacita. In ogni caso, quando si vende, l’accettazione dell’eredità deve essere trascritta nei registri immobiliari per dare una certezza del possesso a chi acquista.
Casa ereditata, quali tasse vanno pagate?
Il primo passo per chi riceve un immobile in eredità è la presentazione della dichiarazione di successione. Successivamente si deve procedere alla voltura catastale dell’immobile per l’aggiornamento dei dati catastali (entro 30 giorni dalla registrazione della successione).
Per chi riceve l’immobile in eredità, in ogni caso, il primo onere è il pagamento dell’imposta di successione la cui aliquota percentuale varia in base al grado di parentela con il defunto (sono previste anche franchigie abbastanza importanti):
- per coniuge, figli e genitori l’aliquota è del 4% ma solo sugli importi che eccedono il milione di euro;
- per fratelli e sorelle l’aliquota è del 6% sugli importi che eccedono i 100.000 euro;
- per tutti gli altri parenti entro il quarto grado e per gli affini fino al terzo grado l’aliquota è del 6% senza franchigia;
- per tutti gli altri erediti l’aliquota è dell’8% senza franchigia.
Oltre a questo l’erede che riceve un immobile è tenuto al versamento, contestuale alla dichiarazione di successione, di imposta ipotecaria e catastale pari a:
- 1% per l’imposta catastale che si versa sul valore catastale dell’immobile e potrebbe essere ridotta a 200 euro in caso di prima casa;
- 2% per l’imposta ipotecaria che si versa sul valore catastale dell’immobile e potrebbe essere ridotta a 200 euro in caso di prima casa.
Quando si paga la plus valenza sulla casa ereditata?
La plus valenza sul valore di vendita quando si paga in caso di casa ereditata? La plus valenza è la differenza di prezzo tra quello di vendita e quello catastale dichiarato in successione. In ogni caso se si vende l’immobile prima che siano trascorsi 5 anni da quando è stato acquisito per eredità, la tassazione della plus valenza non è prevista, in caso contrario si.
Si può evitare la tassazione anche qualora si venda dopo 5 anni dall’acquisizione a patto che l’immobile sia stato utilizzato come abitazione principale da chi lo ha ereditato o dai suoi familiare per la maggior parte del periodo di possesso.
Sapere queste cose potrebbe portare l’erede a vendere prima che siano trascorsi i 5 anni o a prendere la residenza nell’immobile per evitare di pagare l’eventuale plusvalenza.
Vendere casa ereditata e diritto di prelazione
Quando un immobile viene ereditato da più persone e uno degli eredi vuole vendere la propria quota di possesso, si deve ricordare che gli altri eredi, comproprietari, hanno diritto di prelazione sull’acquisto. Solo in caso di mancato raggiungimento di un accordo è possibile vendere la propria quota dopo aver chiesto la divisione giudiziale della proprietà.
Prima di vendere un immobile ereditato, in ogni caso, se è in comproprietà e tutti gli eredi sono d’accordo per la vendita, va sempre controllato che tutti abbiano accettato l’eredità, altrimenti si potrebbe incorrere, successivamente, in contenziosi con chi acquista. Inoltre potrebbe verificarsi che eredi non inclusi nella successione, ma con diritto alla quota legittima, possano avere delle pretese successive alla vendita dell’immobile: per tutelarsi da questo è bene sempre stipulare una polizza che assicuri la provenienza dell’immobile.
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