Pubblicato in GU il Dlgs che apporta importanti modifiche all’imposta di successione, a quella di donazione, all’imposta di bollo e di registro. Novità anche per le successioni di aziende.
Semplificazioni in arrivo per l’imposta di successione, di registro e di donazione, le novità avranno decorrenza dal 1° gennaio 2025.
Nella Gazzetta Ufficiale 231 del 2 ottobre 2024 è stato pubblicato il D.Lgs 139 del 18 settembre che razionalizza le imposte di registro, di successione e di donazione.
Il decreto legislativo non solo semplifica calcolo e liquidazione delle imposte in questione, ma prevede anche delle sostanziali modifiche per la gestione dei trasferimenti di azienda in ambito familiare e nella tassazione dei trust.
Nelle modifiche previste anche delle agevolazioni per gli eredi più giovani di età: per chi non supera i 26 anni è stata prevista la possibilità di versare imposte di bollo, catastali e ipotecarie utilizzando le somme giacenti che fanno parte dell’attivo ereditario per fare in modo che le somme siano liberate immediatamente dagli istituti di credito per fare in modo che i giovani possano versare le imposte.
Imposta di successione fai da te
Per l’imposta di successione, ma anche per quella di registro, la parola d’ordine diventa “fai da te”. Nelle successioni il decreto conferma quanto previsto inizialmente affermando che l’imposta debba essere liquidata in autonomia entro 90 giorni dal termine della dichiarazione di successione. L’imposta autoliquidata, in questo modo, diventa quella principale, rendendo qualsiasi intervento di rettifica come una sorta di imposta complementare.
La novità principale non riguarda solo la liquidazione dell’imposta, ma anche la modalità di presentazione delle dichiarazioni di successione: l’unico canale per l’invio è quello telematico con presentazione entro i 12 mesi dall’apertura di successione. Univa alternativa a questa tipologia di invio è quella che prevede la spedizione tramite posta raccomandata che, però, può essere utilizzata solo dai soggetti che non risiedono in Italia.
Semplificazioni anche nella compilazione delle dichiarazione di successione
Per quel che riguarda la compilazione della dichiarazione di successione intervengono novità abbastanza importanti che prevedono non sia più necessario andare a indicare gli atti di alienazione degli ultimi sei mesi (con eventuali corrispettivi).
Viene meno anche l’obbligo di allegare gli estratti catastali degli immobili oggetto della successione e il certificato dei pubblici registri per quel che riguardano navi e aeromobili (per l’individuazione).
Novità nei trasferimenti d’azienda
L’intervento riguarda anche i trasferimenti aziendali in ambito familiare. Se quote societarie o azioni di società devono essere trasferite al coniuge o ai discendenti, è prevista l’esclusione dalla tassazione qualora il trasferimento stesso permetta di acquisire il controllo di diritto o nel caso che il controllo stesso sia già in essere.
L’agevolazione previste che permette di escludere le quote dalla tassazione è vincolata al mantenimento del controllo per un periodo che non sia inferiore ai 5 anni.
Chiarimenti anche per quel che riguarda i trust: l’imposta deve essere applicata solo al momento che i beni e i diritti sono trasferiti ai beneficiari, ma può essere previsto un prelievo anche anticipato al momento della presentazione della dichiarazione di successione o a quello in cui in beni vengono conferiti nel trust. In questi casi, avendo una tassazione anticipata, quando i beni saranno effettivamente trasferiti non ci sarà tassazione.
Imposta di bollo e di registro, cosa cambia
Per l’imposta di registro la modifica approvata riguarda i coefficienti che si applicato nelle rendite vitalizie. Se il tasso di interesse è pari o inferiore a 0,1% i coefficienti da applicare sono quelli stabiliti dal Decreto 30 dicembre 2015 n. 302 del MEF. In questo modo si cerca di garantire un calcolo dell’imposta che sia quanto più equo possibile in presenza di tassi di interesse molto bassi.
Per quel che riguarda l’imposta di bollo il cambiamento riguarda la modalità di pagamento per quel che concerne gli atti da registrare entro un termine fisso.
Dal 1° gennaio 2025 il pagamento avviene tramite F24 permettendo anche la compensazione. Avendo introdotto per l’imposta di bollo la dichiarazione integrativa, inoltre, permetterà ai contribuenti di poter correggere eventuali omissioni o errori in modo più semplice.
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