IMU 2020, il decreto Rilancio ha cancellato la rata del 16 giugno per il settore turistico. La novità non è per tutti, ma si applica solo a quelle strutture che vengono gestite dal proprietario stesso.
IMU 2020, tra le novità del decreto Rilancio c’è la cancellazione della prima rata per il settore turistico.
Lo scopo è quello di garantire liquidità ad alberghi e non solo, ma si tratta di un provvedimento una tantum.
C’è però un particolare requisito da tenere in considerazione per non pagare quanto dovuto il prossimo 16 giugno.
Il settore turistico è senza dubbio tra i più colpiti dalla crisi economica. Il decreto Rilancio, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 19 maggio, prova quindi a far prendere un po’ di respiro alle strutture ricettive, cancellando la prima rata IMU di prossima scadenza.
La versione ufficiale del decreto ha aperto le porte dell’esenzione IMU a un maggior numero di tipologia di strutture rispetto alla versione precedente.
Ma c’è una condizione precisa: i proprietari di dette strutture devono anche essere coloro i quali si occupano della gestione delle stesse. Vediamo quali sono le novità in arrivo col decreto Rilancio.
MU, cancellata la rata di giugno per gli alberghi, agriturismi e ostelli: novità decreto Rilancio
Il decreto Rilancio fa un primo passo a favore del settore turistico e cancella la prima rata dell’IMU, in scadenza il 16 giugno 2020.
L’abolizione della prima rata IMU è destinata agli immobili classificati nella categoria catastale D/2, ovvero:
- agriturismi;
- villaggi turistici;
- ostelli della gioventù;
- rifugi di montagna;
- colonie marine e montane;
- affittacamere per brevi soggiorni;
- case e appartamenti per vacanze;
- bed & breakfast;
- residence e campeggi.
Ma c’è una condizione ben precisa per poter beneficiare di tale agevolazione fiscale: i possessori di tali immobili devono essere anche i gestori delle attività.
È un requisito che senza dubbio restringe moltissimo la potenziale platea di beneficiari di tale esenzione.
Rientrano tra gli immobili esenti anche gli stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali, nonché gli immobili degli stabilimenti termali.
IMU, cancellata prima rata per gli alberghi: previsto un Fondo per i Comuni
Con la cancellazione della prima rata IMU per una parte di alberghi e pensioni, così come per gli stabilimenti balneari, i Comuni subiranno importanti perdite.
Per far fronte al buco nel bilancio, la bozza del decreto Rilancio prevede la creazione di un apposito Fondo, con una dotazione di 155 milioni di euro per il 2020.
Il Ministero dell’Economia dovrà lavorare col Ministero dell’Interno sulla ripartizione delle risorse del Fondo, previa intesa in sede di Conferenza Stato-città ed autonomie locali.
Il decreto congiunto dovrà essere adottato entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto Rilancio.
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