Imu e Tari, sconto del 5% per chi paga con addebito diretto sul conto

Patrizia Del Pidio

29 Settembre 2023 - 16:51

Scegliere di addebitare sul conto corrente i tributi locali come Imu e Tari permetterà di avere subito uno sconto del 5% sulla somma dovuta. Vediamo i particolari.

Imu e Tari, sconto del 5% per chi paga con addebito diretto sul conto

L’articolo 30 della bozza del decreto legislativo per attuare la riforma fiscale porta a una svolta che potrebbe interessare molti cittadini. Scegliendo l’addebito diretto sul conto corrente bancario o postale, infatti, il contribuente otterrà uno sconto del 5% dell’importo dovuto.

I contribuenti dovranno poter pagare il Fisco anche tramite domiciliazione bancaria o strumenti di pagamento elettronici. Questo quanto previsto dal decreto legislativo, con l’obiettivo di avere un Fisco “più amico” e più vicino alle esigenze dei cittadini anche andando incontro e premiando chi paga e lo fa in tempi brevi.

Guardando alle entrate degli enti locali, ma agendo in via generale, si punta proprio a incentivare il pagamento spontaneo dei cittadini. Soprattutto per le entrate extra tributarie negli enti locali. Di cosa si tratta e cosa prevede il correttivo?

Incentivi a chi paga prima

L’obiettivo primario è quello di accrescere i pagamenti spontanei e veloci da parte dei contribuenti. Molto spesso, infatti, servizi mensa, trasporto scolastico, multe stradali o tributi locali non vengono pagati in fretta non per volontà di evadere, ma per dimenticanza. O anche per difficoltà di far fronte agli adempimenti stessi (l’andare in banca o in posta a fare il versamento, per chi non padroneggia l’home banking, molto spesso richiede ore di permesso dal lavoro).

Incentivare, quindi, i pagamenti spontanei potrebbe essere la soluzione ottimale. Così come già accade per le multe per violazione del codice della strada che se saldate entro cinque giorni prevedono uno sconto del 30%. Si è notato come quello sconto porta a pagamenti veloci delle sanzioni per violazione del codice della strada e questa, appunto, potrebbe essere l’idea vincente da applicare anche a Imu, Tari e altri tributi locali.

Visto il pagamento immediato del tributo, quindi, si avrà la possibilità di ridurre la somma dovuta del 5%, ma fino a un massimo di 1.000 euro. Come si può notare la riforma fiscale persegue anche l’obiettivo di andare a premiare chi fa il proprio dovere in tempi molto brevi.

L’addebito diretto di Imu e Tari con sconti

Oggi l’addebito diretto dei tributi locali come Imu e Tari non è vietato, ma ovviamente è lasciato all’iniziativa del singolo e non è incentivato. Regolarlo in chiave generale prevedendo incentivi, invece, sarebbe tutta un’altra cosa.

Una mossa non solo per semplificare la vita a chi vuole pagare i tributi e le tariffe in tempo, ma anche un modo per permettere al Fisco territoriale di avere percentuali di riscossione più alte.

Rottamazioni degli enti locali

La bozza del decreto, all’articolo 3, inoltre, prevede di dar potere agli enti locali di introdurre autonome definizioni agevolate dei propri tributi. In questo modo l’ente locale non dovrà per forza attendere una norma nazionale per prevedere rottamazioni, saldi e stralci o altre metodologie per riscuotere parte dei debiti accumulati (o cancellarli del tutto quando non val la pena riscuoterli).

Ovviamente i sindaci potranno agire, ma con dei limiti: si dovranno verificare esigenza straordinarie per prevedere sanatorie a tempo limitato a livello locale, questo per non compromettere la normale attività di riscossione. Inoltre, in caso di sanatoria degli enti locali, non si potrà prevedere uno stralcio del debito senza il pagamento di un corrispettivo. A tal proposito il viceministro Maurizio Leo rimarca che

Il mio obiettivo è far diventare il fisco un amico, un collaboratore delle imprese e dei cittadini che adempiono correttamente all’obbligo tributario, muovendosi in una logica collaborativa con i contribuenti corretti.

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