Arrivano le banconote da 20.000. Si tratta di pesos argentini, realizzati in Cina.
In arrivo banconote da 20.000. Non si tratta di euro, bensì di pesos argentini.
Le banconote sono state prodotte in Cina con una tiratura di 230 milioni di unità. Inizieranno a circolare tra agosto e ottobre.
La Banca Centrale argentina (BCRA) ha importato le banconote da 20.000 dollari dalla Cina e prevede di distribuirle una o due settimane dopo il loro arrivo dal Dragone rosso, una volta che gli sportelli bancomat sparsi per il Paese saranno stati adattati alla nuova banconota e dopo aver effettuato tutti i test necessari.
L’istituto centrale ha inoltre riferito che entro la fine di agosto entrerà in circolazione un secondo lotto di 190 milioni di banconote da 10.000 pesos, che si aggiunge a quello entrato in circolazione ormai settimane fa.
In arrivo banconote da 20.000 pesos argentini
Con l’obiettivo di risolvere la carenza di liquidità, il governo nazionale ha annunciato l’arrivo di banconote più alti di quelle già esistenti.
Considerata l’inflazione accumulata negli ultimi mesi, è cresciuta la richiesta di contante per effettuare le transazioni. La carenza ha fatto sì che il recente arrivo della banconota da 10.000 pesos non fosse sufficiente.
La BCRA ha precedentemente ordinato alla tipografia statale China Banknote Printing and Minting Corporation (CBPM), 770 milioni di banconote da 10.000, che raffigura i volti di Manuel Belgrano, avvocato e poi generale dell’Esercito del Nord, e María Remedios del Valle, donna di origine africana nata a Buenos Aires che fu ausiliaria militare durante le invasioni inglesi e successivamente nell’esercito del Nord.
Eroina militare dell’Indipendenza argentina, fu riconosciuta sergente maggiore dell’esercito e, in onore della sua morte, l’8 novembre (giorno della sua morte, nel 1847) è stata istituita la Giornata nazionale degli afroamericani e della cultura africana.
L’Ejército del Norte viene chiamato nei documenti dell’epoca (1810-1820) anche “Esercito Ausiliario del Perù” o “Esercito del Perù” poiché, anche se era argentino, il suo obiettivo era liberare l’Alto Perù (l’attuale Bolivia) e il Perù stesso. Era incaricato di agire, sotto il comando, tra gli altri, di Manuel Belgrano, nella regione nordoccidentale dell’attuale Repubblica Argentina e dell’Alto Perù, contro la Monarchia di Spagna.
Il ritratto di Remedios del Valle che appare nelle nuove banconote da 20.000 pesos argentini fa parte dell’opera “La Capitana”, realizzata dall’artista argentina Gisela Banzer.
L’immagine di Belgrano - nato a Buenos Aires, ha studiato alle università di Salamanca e Valladolid (Spagna), è stato membro della Primera Junta e ideatore della bandiera argentina - proviene da un’opera attribuita al francese François Casimir Carbonnier.
Sul retro, la banconota riporta un’immagine che allude ad uno degli eventi storici compiuti da Belgrano. Si tratta di una ricostruzione della scena del Giuramento della Bandiera tenutosi il 27 febbraio 1812.
Non si hanno ancora i dettagli su quali personaggi saranno raffigurati della banconota da 20.000 pesos argentini.
Perché l’Argentina stampa le banconote in Cina?
In un contesto caratterizzato da una complessa situazione economica in Argentina, il Paese impegnato nel tentativo di sostenere la domanda monetaria locale.
Le autorità monetarie argentine negli ultimi mesi hanno dovuto ricorrere a vari meccanismi per far fronte alla crescente domanda di banconote, soprattutto a causa dell’inflazione e del deprezzamento della valuta locale. Dall’anno scorso, in un’operazione congiunta tra la Banca Centrale della Repubblica Argentina (BCRA) e la Zecca, sono stati appaltati i servizi di stampa delle banconote, a causa della necessità di avere una maggiore quantità di denaro in circolazione.
Per i servizi appaltati alla Cina, il debito contratto dall’Argentina ammonta già a 7 milioni di dollari.
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