Stasera saranno resi noti i verbali Fed, molto attesi dai mercati oggi. Cosa succede nelle Borse mondiali in questa giornata? La banca centrale Usa e la Cina sono protagoniste degli scambi.
I mercati oggi sono concentrati sulla pubblicazione dei verbali Fed, attesa per questa sera alle ore 20.00 italiane.
La banca centrale Usa è al centro dell’attenzione soprattutto da quando si sono diffuse le scommesse su un inizio imminente dei tagli dei tassi di interesse, giustificati da dati macro favorevoli come l’allentamento dell’ inflazione e l’indebolimento del mondo del lavoro.
Nella sessione asiatica, le azioni sono salite per toccare nuovi massimi di due mesi, prendendo spunto dalla buona performance notturna di Wall Street. Il dollaro ha continuato a mostrare debolezza sulle aspettative della Federal Reserve più accomodante.
In chiusura degli scambi, gli indici cinesi hanno però virato al ribasso, così come il Nikkei giapponese. In Asia, oltre alle aspettative sulla politica monetaria statunitense, è la Cina ad attirare l’interesse degli investitori. Il dragone rimane in bilico tra l’impegno di una ripresa, soprattutto nel settore immobiliare, e la debolezza della domanda interna.
Con l’attesa per i verbali Fed in primo piano, vediamo cosa succede oggi nei mercati.
Nel giorno dei verbali Fed, Wall Street festeggia
Nella notte a Wall Street le azioni sono aumentate, con il balzo dell’1% del Nasdaq che ha guidato i guadagni grazie anche a Microsoft. La società ha raggiunto un livello record dopo aver assunto Sam Altman, che era a capo di OpenAI fino a quando non è stato licenziato alla fine della scorsa settimana.
I mercati azionari hanno registrato un ampio rimbalzo a novembre, soprattutto grazie a una serie di dati macroeconomici secondo i quali il rallentamento dell’inflazione negli Stati Uniti procede. Gli investitori hanno quindi aumentato le scommesse su una Fed ormai giunta alla fine della stretta monetaria.
Inoltre, i rendimenti dei titoli del Tesoro sono stati più bassi sulla scia delle forti offerte nella vendita di 16 miliardi di dollari di titoli del Tesoro ventennali di lunedì. Queste dinamiche suggeriscono che il mercato prevede ancora che l’inflazione decelererà e che la Fed taglierà i tassi il prossimo anno.
Il rendimento dei titoli del Tesoro a 10 anni è sceso di 2,9 punti base al 4,393%, mentre il rendimento dei titoli del Tesoro a 30 anni è sceso di 4,2 punti base al 4,533%. Martedì il biglietto verde si è indebolito ulteriormente contro tutti i suoi omologhi del Gruppo dei 10 sulla scommessa che i tassi statunitensi avrebbero potuto raggiungere il livello massimo. Lo yuan offshore si è rafforzato oltre la fissazione giornaliera per la prima volta da luglio.
La debolezza del dollaro ha portato lo yen al quarto giorno di guadagni e ha spinto un benchmark di valute dei mercati emergenti verso la sua migliore performance dal 2017.
Non solo Fed, l’Asia osserva la Cina
I mercati dell’Asia-Pacifico hanno registrato una sessione per lo più in rialzo, guidati dagli aumenti dei titoli immobiliari cinesi. Sul finire della sessione, però, gli indici cinesi e il Nikkei hanno perso lo slancio iniziale per chiudere in rosso.
Le azioni immobiliari cinesi sono aumentate dopo che Bloomberg ha riferito, citando persone vicine alla questione, che le autorità di regolamentazione cinesi stanno stilando un elenco di 50 sviluppatori ammissibili a una serie di finanziamenti, tra cui China Vanke e Longfor Group Holdings.
Il settore immobiliare è il più osservato dai trader. Il mercato immobiliare cinese, che costituisce una parte sostanziale dell’economia del Paese, ha bisogno di maggiore sostegno da parte del governo per evitare che si deteriori ulteriormente secondo gli analisti.
I prezzi delle case esistenti sono diminuiti in ottobre al livello più alto dal 2014, mentre i prestiti immobiliari in essere sono scesi per la prima volta nella storia, ha detto in una nota venerdì Larry Hu, capo economista di Macquarie.
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