Nonostante l’aliquota ordinaria sia superiore a quelle di Francia e Germania, la raccolta dell’imposta ha un peso minore. E l’evasione è da record.
Alta l’aliquota, ma poca l’incidenza rispetto al Pil. È una doppia anima quella dell’Iva, l’imposta sul valore aggiunto che in Italia fornisce un gettito sotto le attese.
Lo segnala uno studio della Corte dei conti, secondo cui quest’imposta ha nel nostro Paese un valore troppo basso in rapporto al prodotto interno lordo, soprattutto se messo a confronto con il peso che ha nelle altre grandi economie dell’Unione Europea.
L’Iva è un’imposta sui consumi applicabile a quasi tutti i beni e servizi. Si tratta di un’imposta prevista in tutti gli stati dell’Ue, anche se ogni Paese membro ha la possibilità di fissare le proprie aliquote. Come noto, l’aliquota ordinaria in Italia è del 22%, mentre su alcuni beni e servizi vengono applicate aliquote ridotte (del 10% e del 5%) e un’aliquota minima (del 4%). [...]
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