Storicamente l’indice americano ha superato una variazione intraday maggiore del 7,5% tra il 1997-2002, 2008-2010 e durante il covid.
Il crash record del 5 agosto con la discesa intraday maggiore di tutti i tempi in Giappone, ha generato ripercussioni a livello globale, a causa del “carry trade”. Lo scossone iniziale sul mercato americano si è sentito ma è stato subito riassorbito, lasciando però aperte ferite profonde sottotraccia, molto pericolose per il futuro. Analisti, economisti, giornalisti, asset manager hanno evocato il fatidico 19 ottobre 1987, quello del crash record. Il 5 agosto 2024 per alcuni aspetti non è stato un nuovo ’87 ma per altri ha registrato un nuovo record preoccupante, che pone ombre inquietanti sui futuri sell-off di mercato. Intanto un po’ di informazione e formazione corrette: il Vix nel 1987 non esisteva, c’era il Vxo.
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Iscriviti a Money.it
Trading
online
in
Demo
Fai Trading Online senza rischi con un conto demo gratuito: puoi operare su Forex, Borsa, Indici, Materie prime e Criptovalute.
Ultime analisi
21/12/2024 - 11:37
Investimenti: quali alternative al mercato USA?20/12/2024 - 07:38
Ecco 2 azioni mid cap da tenere d’occhio con il taglio dei tassi Fed17/12/2024 - 09:21
Oro e Dollaro USA in calo, sarà l’inizio di un nuovo trend ribassista?16/12/2024 - 19:57
Mercati azionari: rally di fine anno? Adesso o mai più