Giorgia Meloni giovedì incontrerà Donald Trump alla Casa Bianca: pronto uno scostamento di bilancio per portare la spesa militare al 2% del Pil, ma la spesa di 8 miliardi potrebbe non essere reale.
Giovedì 17 aprile Giorgia Meloni incontrerà Donald Trump alla Casa Bianca, mentre il giorno dopo a Palazzo Chigi la premier riceverà il vice presidente americano J.D. Vance, in una sorta di andata e ritorno di un match Stati Uniti-Italia.
L’incontro Trump-Meloni ha suscitato qualche malumore tra i partner europei - specialmente Oltralpe -, con il faccia a faccia tra i due leader che arriva nel pieno della guerra dei dazi intrapresa dal presidente americano lo scorso 2 aprile con il Liberation Day.
L’argomento principale di conseguenza sarà quello delle tariffe - ora sospese per 90 giorni sia dagli Usa sia dall’unione europea -, ma nello Studio Ovale della Casa Bianca si parlerà anche di gas e armi, con il Vecchio Continente che potrebbe aumentare gli acquisti dagli Stati Uniti per cercare di addolcire la posizione di Trump sui dazi.
In collegamento da Osaka il nostro ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha affermato che sui dazi “il governo ha le idee chiare sul da farsi”, con Giorgia Meloni che potrebbe agire come una sorta di sherpa da parte Bruxelles per raggiungere l’obiettivo di dimezzare i dazi.
Cosa potrebbe offrire però l’Italia in cambio? Al cospetto di Trump la premier potrebbe portare in dote la decisione da parte del nostro Paese di portare la spesa militare al 2% del Pil, il minimo richiesto per i membri della Nato.
In passato Trump più volte ha tuonato contro i Paesi che spendevano meno del 2% - l’Italia attualmente è all’1,53% insieme ad altri sette Stati membri dell’Alleanza atlantica -, minacciando di non difenderli nel caso di un attacco russo.
Da buoni italiani però il nostro aumento della spesa militare potrebbe essere nel concreto inferiore a quanto promesso grazie a una sorta di artificio pensato dal Mef, tanto che la Nato a giugno potrebbe mandare dei “controllori” per capire se i nostri investimenti nel campo della difesa siano effettivamente reali.
Incontro Trump-Meloni: il trucco per spendere meno in armi
Stando a quanto riportato dal Fatto Quotidiano, a breve il Consiglio dei ministri dovrebbe approvare uno scostamento di bilancio per aumentare la spesa per la difesa e arrivare così al 2% del Pil richiesto dalla Nato.
La palla poi passerà al Parlamento che dovrà dare il proprio disco verde allo scostamento di bilancio, con la maggioranza che dovrebbe votare compatta a favore nonostante i malumori a riguardo da parte della Lega.
Questo significa che l’Italia farà ulteriore debito per armarsi, con la cifra prevista che dovrebbe essere di 8 miliardi. Un doppio problema per Giorgia Meloni che non vuole provocare una levata di scudi da parte di Matteo Salvini e che vuole tenere a bada l’opinione pubblica, da tempo poco propensa a spendere soldi per le armi come evidenziato anche da un nostro sondaggio.
In occasione dell’incontro con Donald Trump però la premier dovrà presentarsi con qualcosa in mano come segno di buona volontà, con il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, che potrebbe dare una gran mano a riguardo a Giorgia Meloni.
Come riporta il Fatto, l’idea che circola dalle parti di via XX Settembre sarebbe quella di “conteggiare nelle spese militari dell’Italia anche quelle che riguardano le capitanerie di porto, i carabinieri e la guardia di Finanza, ma anche le spese per la ricerca, la sicurezza cibernetica, per le operazioni umanitarie fino a quelle su attività civili-militari (come la metereologia)”.
Così facendo la spesa reale per raggiungere il 2% sarebbe di 3 miliardi, un modo questo per fare meno debito e convincere Salvini a non fare piazzate in sede di Consiglio dei ministri o peggio in Parlamento.
Una soluzione questa che sembrerebbe piacere a Giorgia Meloni, ma resta da capire se questo trucchetto sarà accolto con favore anche da Donald Trump e dalla Nato, con l’Alleanza atlantica pronta a marcarci stretto per capire quanto effettivamente andremo a spendere in più per armi e per migliorare la nostra difesa.
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