Prezzi di pane, carne, latte e pasta alle stelle con l’inflazione: ecco quali sono le città in cui i costi sono più alti nel 2022.
L’inflazione pesa sulle famiglie italiane e crolla il potere d’acquisto da Nord a Sud. Non solo per le bollette di luce e gas, ma anche per il netto aumento dei prezzi dei beni alimentari e di prima necessità. Il prezzo del pane, per esempio, non è mai stato così alto: l’Eurostat segnala una crescita del 18% rispetto all’agosto del 2021.
Sugli aumenti influisce la guerra in Ucraina e tutte le conseguenze legate a sanzioni e minori esportazioni. L’Italia non è esente dall’inflazione record raggiunta ad agosto, con il valore più alto registrato dal 1985: +8,4% su base annua, in aumento anche rispetto al mese precedente.
Sicuramente influiscono molto i prezzi dei beni energetici, cresciuti a dismisura. Ma non solo, perché l’aumento colpisce anche i beni alimentari e i beni durevoli. Con importanti differenze tra le diverse città d’Italia: quali sono, quindi, quelle in cui i prezzi sono più alti per prodotti come pane, pasta, carne, latte e uova?
Quali sono prodotti costano di più e quanto
Il Sole 24 Ore riporta alcuni studi sull’aumento dei prezzi in Italia e nelle singole città capoluogo. Innanzitutto parte dal report di Coldiretti, nel quale si sottolinea come il costo del grano e del pane sia aumentato di dieci volte a causa dei rincari energetici, ma anche degli aumenti del prezzo di mangimi e fertilizzanti. Ecco quanto è salito il costo di alcuni prodotti:
- Burro +34%
- Carne di pollo +16%
- Farina +23%
- Latte +19%
- Margarina +24%
- Pane +14%
- Pasta +22%
- Riso +22%
- Salumi +7%
- Uova +15%
- Yogurt +12%
Altri dati vengono forniti dal Codacons, che sottolinea come l’olio di semi costi il 62% in più rispetto al 2021, mentre il prezzo del burro è cresciuto del 35% e quello della pasta quasi del 26%.
In quali città sono aumentati di più i prezzi
Un altro elemento viene messo in risalto dal Codacons: le differenze territoriali sui prezzi di prodotti come pane, pasta, latte intero, melanzane, zucchine, carne suina e carne bovina. Il confronto è stato effettuato sulla base dei dati del Mise di fine luglio e non si segnalano cambi di tendenza. Riguarda dieci capoluoghi di Regione: Bari, Bologna, Cagliari, Firenze, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia.
Partiamo dal pane: si va da un prezzo per un chilo di 2,16 euro a Napoli fino a 5,83 euro a Venezia. Per un litro di latte il prezzo più basso si registra a Venezia (1,24 euro) e il più alto a Torino (1,81) ma con differenze minori rispetto al pane. Per la pasta la città più cara è invece Cagliari (2,25 euro al chilo) e la più economica Palermo (1,38).
Netta la differenza sul costo della carne bovina: si passa dai 22,53 euro al chilo di Bologna ai 13,97 di Napoli. Anche per le melanzane da Napoli (1,34) a Venezia (2,74) il prezzo raddoppia. Prezzo simile per le zucchine: 1,37 euro a Napoli contro 2,74 a Firenze. Infine per la carne suina la differenza è minore: si parte da 7,11 euro a Firenze e si arriva a 10,01 euro a Bari.
Gli altri rincari record nelle città italiane
Ma i rincari non si fermano ai prodotti alimentari. È l’Unione nazionale consumatori a segnalare altri aumenti record in alcune città. Per quanto riguarda le assicurazioni, la crescita è dell’8,3% a Padova e dell’8,1% a Firenze. Per i servizi finanziari, come le spese bancarie, si arriva a un incremento del 18% a Bolzano e Trento, contro una media italiana del 4,5%.
Aumento medio del costo per i servizi ospedalieri dell’1% in Italia, ma con picchi del 36,1% a Piacenza, del 25,7% a Ravenna e del 12,1% a Brindisi. Per le forniture di acqua e servizi l’aumento medio in Italia è dell’1,5%, ma a Bolzano raggiunge il 12,3%, a Verona il 9,7% e a Terni il 9,6%.
Infine aumentano anche i prezzi dei servizi per gli alloggi, come gli alberghi: in Italia i costi crescono del 12,5% e il picco si raggiunge a La Spezia (+34%), Siena (29,1%) e Lucca (28,2%). In tante altre città l’aumento è superiore al 20%. C’è però qualche eccezione, con quattro città in cui i prezzi scendono rispetto allo scorso anno: Macerata, Reggio Emilia, Vercelli e Reggio Calabria.
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