Intelligenza artificiale applicata all’ESG: Italia meglio degli USA

Dario Colombo

19 Maggio 2022 - 14:25

Quasi un’impresa italiana su due fra quelle che hanno iniziative di sostenibilità ambientale, sociale ed economica sta applicando l’intelligenza artificiale. Risulta da un’indagine di Ibm

Intelligenza artificiale applicata all’ESG: Italia meglio degli USA

Quanto l’intelligenza artificiale è integrata negli obiettivi di sostenibilità e nei piani di transizione ambientale? Che contributo dà alle iniziative ESG? Che sfide che può aiutare a risolvere?
 
Qualche risposta la questi interrogativi la possiamo trovare nell’AI for business adoption study, un’indagine mondiale con cui Ibm ha voluto comprendere non solo a che punto è l’adozione dell’intelligenza artificiale, ma anche in quali direzioni si sta muovendo la sua applicazione, prime fra tutte, l’accelerazione della sostenibilità e dell’utilizzo etico, e quali sono i principali bias e ostacoli da superare.

Per avere i dati necessari a elaborare le risposte Ibm ha contattato complessivamente 7.502 decision maker tramite i servizi online di Morning Consult.

Sono stati sentiti 500 decision maker in Italia, Usa, Cina, Emirati Arabi, Corea del Sud, Australia, Singapore, Canada, Regno Unito, Spagna, Germania e Francia e 1.000 complessivamente in America Latina (Brazil, Mexico, Colombia, Argentina, Chile, Peru).

Un terzo dei rispondenti era di aziende sopra i 1.000 dipendenti e un quarto di aziende medie, fra 251 e 1000 persone, un quinto erano di aziende sopra i 50 dipendenti e un quinto di piccole aziende. Non sono state sentite le aziende fatte da una sola persona.

Ne è emerso che he l’intelligenza artificiale è pronta a svolgere un ruolo crescente nelle iniziative per la sostenibilità. Sono pochi, infatti, i professionisti IT che non vedono la sostenibilità come importante per i loro affari (solo il 6% delle grandi aziende e 9% delle piccole imprese) e, delle aziende che stanno implementando l’intelligenza artificiale, la grande maggioranza lo fa per applicarla sfide legate alla sostenibilità.

Di tutte le aziende che già oggi utilizzano l’intelligenza artificiale, il 64% la applica per accelerare le proprie iniziative ESG e un altro 17% ha piani in tal senso.

Anche tra le organizzazioni che dicono ancora di esplorare l’intelligenza artificiale, molti la stanno anche applicando in qualche modo, probabilmente con capacità limitate. E più di uno su tre (36%) afferma che sta investendo nell’intelligenza artificiale legata alla sostenibilità.

Dall’indagine emerge anche un forse sorprendente ritardo delle aziende statunitensi nell’applicazione dell’intelligenza artificiale alle sfide ambientali: mentre l’87% delle organizzazioni statunitensi afferma di aver iniziative ESG, il 22% dice però che l’intelligenza artificiale non ha alcun ruolo. Come rileva la ricerca, si tratta della proporzione di ritardatari più ampia al mondo.

Al contrario, il 70% di realtà cinesi le utilizzano l’intelligenza artificiale per portare avanti le loro iniziative ESG.

A livello settoriale il 55% dei professionisti IT nell’industria automobilistica lavorano in aziende che attualmente applicano l’intelligenza artificiale per accelerare la loro Iniziative ESG.

Nella maggior parte dei mercati l’intelligenza artificiale è considerato lo strumento con il miglior potenziale per risolvere le sfide di sostenibilità legate al business, l’efficienza dei processi e l’accuratezza dei dati, ad esempio mediante l’automazione la raccolta e il mantenimento dei dati relativi al clima.

Un terzo delle aziende ha affermato di utilizzare l’intelligenza artificiale per guidare in modo più efficiente processi e operazioni aziendali.

Con l’intelligenza artificiale le aziende stanno cercando di ridurre costi e consumi, ottimizzando la supply chain (42%), facendo manutenzione predittiva (33%) e modellazione climatica (30%).

L’utilizzo di intelligenza artificiale in Italia

Leggendo i dati italiani della ricerca risulta che quasi un’ impresa italiana su due sta applicando l’intelligenza artificiale per accelerare l’adozione di iniziative di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Rispetto agli altri Paesi europei analizzati (Regno Unito, Germania, Francia e Spagna), l’Italia si distacca ampiamente (dai 10 ai 20 punti percentuali) per l’impegno attivo ad utilizzare la tecnologia per assicurare il raggiungimento di obiettivi ESG, e si posiziona al secondo posto anche a livello globale, dopo l’India.

Per due imprese italiane su cinque gli investimenti in intelligenza artificiale per la sostenibilità sono tra le priorità di investimento in tecnologia per i prossimi 1-2 anni e il 39% sta già pianificando investimenti in intelligenza artificiale per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità prefissati.

Rimane tuttavia un 40% di intervistati che ha dichiarato che la sostenibilità o non è una priorità per il business o non è al momento oggetto di piani di investimento basati sull’intelligenza artificiale.

In Italia, le organizzazioni che utilizzano l’intelligenza artificiale per condurre analisi di rischi ambientali e monitoraggio delle performance di sostenibilità puntano a identificare opportunità più sostenibili per le proprie operation (39%), supportare le iniziative DEI (diversity, equity, inclusion, 37%) ed ESG (36%).

Più di un’azienda su tre segnala che si sta muovendo su spinta della pressione competitiva volta a raggiungere la domanda di mercato di aziende più sostenibili.

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