La Federal Reserve ha tagliat per la prima volta dopo dieci anni i tassi di interesse, portandoli all’intervallo del 2-2,25%. Solitamente, questa manovra espansiva di politica monetaria avvantaggia alcuni settori e ne penalizza altri
Per la prima volta dopo 10 anni, il FOMC, braccio operativo della Federal Reserve, ha tagliato il costo del denaro, abbassandolo al range del 2-2,25%. In aggiunta a questo, la Fed ha fermato il suo programma di riduzione del bilancio lo scorso primo agosto “due mesi prima del previsto”.
Fonte: Bloomberg
Come lo stesso Powell ha affermato, l’abbassamento del costo del denaro è un “aggiustamento di metà ciclo”. Il numero uno dell’istituto americano ha poi precisato che questo non è l’inizio di un ciclo di allentamento monetario, anche se in futuro ci potranno essere ulteriori tagli.
La reazione degli operatori è stata quella di vendere equity e bond, in quanto il provvedimento sui tassi di interesse era abbondantemente scontato dai prezzi del mercato ed erano necessarie delle prese di beneficio dopo i rialzi delle scorse ottave.
Oltre a ciò, c’era anche chi si aspettava un provvedimento più deciso come un taglio da 50 punti base. Ben comprato il Dollaro Usa, che si è apprezzato contro le principali valute mondiali e che ha fatto deprezzare l’oro.
Fed: chi guadagna dal taglio dei tassi
Il comparto delle utility è storicamente privilegiato da un contesto di tassi bassi. Questo perché le società che lo compongono beneficiano di strutture di business stabili ed offrono un dividendo allettante (perché solitamente stabile) per gli investitori, in un contesto in cui i rendimenti delle obbligazioni si contraggono.
Il cambio di atteggiamento da parte dell’istituto guidato da Powell ha permesso all’oro di apprezzarsi. Di norma, quando la Fed taglia i tassi, il biglietto verde tende ad indebolirsi. Di conseguenza il metallo giallo, quotato appunto in Dollari Usa, si apprezza. Oltre a questo, le continue pressioni al ribasso sui rendimenti dei bond fanno guardare con interesse al prezioso per eccellenza. Di riflesso, anche le società minerarie che si occupano di oro ne trarranno beneficio.
E chi invece ci perde
Le banche sono quelle società che vengono penalizzate maggiormente da un contesto di tassi bassi. Se da un lato la richiesta di mutui può aumentare, dall’altro si comprimono i margini di profittabilità delle stesse.
Oltre agli istituti di credito, anche il Dollaro Usa dovrebbe venire penalizzato se la Fed inizierà a tagliare i tassi in maniera più vigorosa.
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Fonte: Bloomberg
Dopo la riunione della Federal Reserve dello scorso 31 luglio, le attese per il meeting del prossimo 18 settembre, basate sui futures dei Fed Funds, sono per un ulteriore taglio dei tassi (67,7% di probabilità) di altri 25 punti base. Il costo del denaro in America dovrebbe quindi assestarsi nel range dell’1,75-2%.
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