Investire nel 2023: BofA e Goldman affermano che il rally è terminato, ma alzano previsioni di prezzo di Stoxx600 e S&P 500 per fine anno. Meglio investire in Europa o negli Usa?
L’inizio del 2023 si è dimostrato particolarmente promettente per le borse europee che hanno sovraperformato quelle Usa. Ma quali mercati azionari offrono le migliori opportunità per il futuro? BofA e Goldman Sachs affermano che il rally del 2023 è ormai terminato, ma hanno alzato le previsioni per fine anno su Stoxx600 e S&P 500. È meglio investire in Europa o negli Stati Uniti?
In questo articolo approfondiamo la visione degli analisti delle principali banche d’investimento per capire come sfruttare le opportunità del mercato azionario in questo momento.
Borse europee nel 2023: previsioni contrastanti degli analisti delle banche d’affari
La rapida crescita delle borse europee nel corso di quest’anno ha attirato l’attenzione degli investitori, ma secondo un sondaggio Bloomberg di 19 analisti, l’indice Stoxx 600 potrebbe chiudere il 2023 a 452 punti, secondo Goldman Sachs a 465 punti (da 450 punti indicati in una precedente analisi). Nonostante le previsioni al rialzo da parte di alcune banche d’investimento, gli esperti si aspettano rendimenti deboli per il mercato azionario europeo per i prossimi mesi.
In gennaio, le azioni europee hanno registrato performance eccellenti, con un aumento del 7% dello Stoxx 600 e un rendimento del 19% dal minimo del 29 settembre, battendo gli Stati Uniti di 11 punti percentuali. I titoli ciclici, tra cui quelli relativi alle vendite al dettaglio, viaggi, banche e tecnologia, hanno guidato il rally, spinti dalla riapertura più rapida della Cina, dal rallentamento dell’inflazione e da una crisi energetica meno grave del previsto. Anche l’economia ha retto meglio del previsto, il che significa che gli utili potrebbero diminuire meno del previsto.
Secondo un sondaggio di BofA sui gestori di fondi europei, la maggioranza ritiene che il mercato non abbia ancora raggiunto il minimo e che ci sia un nuovo minimo in risposta alla stretta monetaria e al rallentamento della crescita. Tuttavia, a lungo termine, il 70% degli intervistati prevede un rialzo per le azioni europee nei prossimi 12 mesi.
Il team di analisti di Ubs prevede un calo del 10% per lo Stoxx 600, fissando un obiettivo di fine anno a 410 punti. Tuttavia, Ubs intravede un lume di speranza nonostante le aspettative di un calo degli utili.
Il panorama per il mercato azionario europeo rimane dunque incerto, con previsioni che vanno da un aumento del 12% a un calo del 17%. Per gli investitori, le obbligazioni e i contanti restano le alternative più sicure a fronte di rischi ancora elevati per le azioni e di un ulteriore indebolimento degli utili.
Previsioni S&P 500: Goldman Sachs aumenta il target ma attenzione all’atterraggio morbido
Le cose non vanno meglio negli Stati Uniti, dove il team di analisti di Goldman Sachs, guidato da David Kostin, ha aumentato il target a breve termine sull’indice S&P 500 da 3.600 a 4.000 punti, lasciando però invariata la previsione di fine anno (sempre a 4.000 punti). Questo è stato spiegato con la resilienza dei dati macroeconomici statunitensi, la riapertura anticipata della Cina e le ridotte possibilità di una recessione in Europa.
Tuttavia, gli esperti hanno avvertito che la situazione attuale potrebbe non essere così rosea come sembra, notando che un atterraggio economico morbido è già prezzato nelle azioni statunitensi e che le valutazioni sono già tese e limitate da un eventuale aumento dei tassi di interesse. Ecco perché ritengono non ci sia molto spazio per un’ulteriore espansione dei prezzi poiché i rendimenti dei Treasury a 2 anni continuano a salire, con uno spread sul decennale di circa -80 punti base, che indica una profonda inversione della curva dei rendimenti e può essere percepito come un presagio di una recessione entro i prossimi 12-18 mesi.
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