Bolletta alta anche con un impianto fotovoltaico, com’è possibile? Investire su un impianto fotovoltaico conviene, ma va usato correttamente. Ecco perché conviene e qualche consiglio per risparmiare.
La crisi energetica e il conseguente rincaro delle bollette, per quanto mitigato daldecreto bollette, ha spinto molti italiani a domarsi se investire in un impianto fotovoltaico è conveniente o meno. Non è solo l’ostacolo dell’investimento economico iniziale a preoccupare chi si vuole approcciare a questo sistema di rinnovabile, ma anche i costi di gestione o gli effetti in bolletta.
Non è raro imbattersi online in discussioni su quanto il fotovoltaico sia una truffa, con tanto di foto di bolletta in allegato con cifre piuttosto alte a testimonianza. Eppure queste critiche vengono mosse a partire da un errore di gestione. Investire in un impianto fotovoltaico è conveniente, non solo per il fatto che con il tempo si ripaga da solo, ma anche perché ci sono diversi sgravi fiscali che ne facilitano l’installazione.
Se usato correttamente l’impianto fotovoltaico permette di pagare una bolletta annuale di energia intorno ai 500-600 euro. Un bel risparmio se paragonato all’impennata di questi ultimi mesi. C’è però da fare una precisazione importante: oggi installare un impianto fotovoltaico costa di più. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno gli aumenti sono pari a circa 1.000 euro e dipendono dalla reperibilità delle materie prime. In questo modo si allunga il periodo di recupero dell’investimento iniziale e dagli iniziali 10 anni si può arrivare a 15-20 anni.
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Investire nel fotovoltaico: pro e contro dell’energia rinnovabile
Investire nel fotovoltaico conviene e su questo non ci sono dubbi. Questi possono venire se si va ad analizzare la spesa iniziale, il tempo di recupero dell’investimento, ma soprattutto l’utilizzo che si fa dell’energia prodotta. Investire in un impianto fotovoltaico ha dei pro e dei contro, come per qualsiasi altra scelta. Scegliere di utilizzare energia non rinnovabile ha come pro l’assenza di una spesa iniziale, ma come contro - piuttosto evidente in questo periodo - si subiscono gli effetti delle crisi energetiche e politiche.
Tra i pro dell’impianto fotovoltaico non si può che citare il risparmio nel lungo periodo, nei contro l’investimento iniziale che si ripaga intorno ai 10-15 anni. Secondo Altroconsumo, con l’attuale crisi e il costo delle materie prime in aumento (perché più rare) si può arrivare a ripagare l’investimento anche dopo i 20 anni.
Quanto costa un impianto fotovoltaico
Il costo di un impianto fotovoltaico non è proibitivo, anche se la spesa totale nel 2022 risulta essere più esosa rispetto agli scorsi anni. In compenso ci sono diversi sgravi fiscali che permettono di dimezzare le spese. In ogni caso l’investimento sul rinnovabile è da considerarsi in base al numero dei componenti della famiglia e al suo consumo medio. Facciamo un esempio:
Per una famiglia con un consumo annuo tra i 2.500 e i 3000 kWh servirà un impianto da 3kW. I costi di questo impianto si aggirano oggi intorno ai 8-10 mila euro (6-7 mila euro nel 2020).
Al costo dell’impianto vanno poi aggiunti i costi di montaggio e manutenzione necessaria. Come detto poco sopra, l’investimento nel fotovoltaico è incentivato e, a fronte in un investimento iniziale, si possono ottenere diversi sconti e bonus. Per esempio: con un investimento di 11 mila euro, lo sconto in fattura permette di pagare intorno ai 5.500 euro.
Perché le bollette sono care anche con un impianto fotovoltaico
Avere un impianto fotovoltaico non vuol dire risparmiare, così come avere un orto non vuol dire riuscire a sfamare l’intera famiglia. Il motivo è semplice: bisogna usare in maniera corretta l’impianto, tanto quanto l’orto. Sono in molti a lamentare bollette alte anche dopo l’investimento in un impianto fotovoltaico, ma questo non vuol dire che le energie rinnovabili non funzionino.
Spesso si compiono errori in “buona fede” che hanno però un grande impatto sulla spesa finale. Per esempio quando si utilizzano gli elettrodomestici ad alto consumo durante la notte, periodo nel quale l’impianto non può funzionare. Il costo dell’energia direttamente dal gestore è piuttosto alto e la bolletta lievita con facilità.
Per risparmiare davvero con l’energia solare basta spostare il maggior consumo energetico durante il giorno, così gli elettrodomestici consumeranno energia “interna all’impianto”. In questo modo le spese annuali in bolletta totali si aggirano intorno ai 500-600 euro.
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