La storia di Confinvest F.L. dalla nascita a oggi

Giulia Adonopoulos

12/07/2019

La società leader nel mercato dell’oro fisico sta per quotarsi sul listino AIM di Borsa Italiana. Ripercorriamo la storia di Confinvest F.L., dai primi passi negli anni ‘80 a un presente (e futuro) sempre più digitale.

La storia di Confinvest F.L. dalla nascita a oggi

Il 2019 è partito sotto una buona stella per il mercato dell’oro: un avvio anno così scintillante per il metallo giallo non si registrava dal 2016, quando il gold ha visto una performance del 30% circa. In questo scenario non sembra casuale l’avanzata di Confinvest, leader nel mercato dell’oro in Italia, verso la quotazione in Borsa.

Dopo aver chiuso il 2018 con un fatturato di 15 milioni di euro (+40% rispetto all’anno precedente), la società milanese, sita proprio di fronte Piazza Affari, ha approvato il progetto di quotazione delle azioni per la negoziazione sul listino AIM Italia.

La quotazione, prevista entro l’estate 2019, punta a completare un aumento di capitale finalizzato a sviluppare il proprio processo di digitalizzazione.

Una storia che inizia più di 30 anni fa

La storia di Confinvest inizia nel lontano 1983, quando i soci fondatori Roberto Binetti e Gabriella Villa decidono di avviare un’attività basata sull’intermediazione dell’asset in oro monetato da investimento con un approccio fondato sulla fiducia e la trasparenza, cercando di conciliare tradizione e innovazione.

In quegli anni la lira era soggetta alle famose svalutazioni competitive, e chi voleva mantenere potere d’acquisto della liquidità doveva rivolgersi all’oro.
A quel tempo in Italia non esistevano realtà come quella ideata da Binetti e Villa, ben decisi a fondare una società che fosse punto di riferimento per i risparmiatori in cerca di un rendimento reale, non nominale, e di un modo per preservare il proprio potere d’acquisto.

D’altronde, come ancora oggi sottolineano in azienda, l’investimento in oro fisico (monete e lingotti) è privo di rischio di controparte (nel momento in cui possiedi l’oro hai allocato il risparmio in qualcosa che non può fallire; hai il risparmio in tasca).

Dalla lira al fintech

Una delle prime tappe significative per la società è l’introduzione, nel 1990, dell’elaborazione giornaliera di un listino di quotazioni indicativo per le principali monete da investimento con l’obiettivo di supportare la creazione di un mercato dell’oro fisico trasparente in Italia.

Nel 2000, grazie alla legge 7/2000 che abolisce il monopolio sull’oro e introduce un albo apposito della Banca d’Italia, Confinvest si posiziona come referente di HNW e UHNW, investitori istituzionali, banche e family offices, e stringe partnership con importanti istituti finanziari così da ampliare la gamma di prodotti e servizi offerti ai clienti.

Nel 2013 fa un importante passo in direzione tecnologia e apre l’e-commerce come canale di vendita.

Quattro anni dopo, nel 2017, la compagine azionaria di Confinvest si amplia e si consolida con primari investitori e imprenditori italiani. I nuovi capitali vengono utilizzati per lo sviluppo del core business attraverso l’implementazione di prodotti e servizi innovativi nel mercato del risparmio.

Il prossimo futuro della società va verso la direzione dell’innovazione tecnologica. L’obiettivo è sviluppare la nuova soluzione digitale chiamata Conto Lingotto®. Si tratta di un sistema moderno (ha anche l’app dedicata) per accedere in modo semplice e immediato all’investimento in oro che consentirà un online acquiring diretto di clientela.

I segreti del suo successo

In oltre tre decenni di vita la società si è trovata a dover fronteggiare diverse sfide legate alla moneta, e la sua attività si è evoluta insieme a un’Italia che passava dalla lira all’euro e a un popolo di investitori che da ottimista diventava più cauto e spaventato. Grazie alla profonda conoscenza del mercato italiano e alla comunicazione sempre chiara e trasparente con i risparmiatori Confinvest è cresciuta e si è consolidata, diventando punto di riferimento per il mercato dell’oro fisico in Italia per i privati e non solo.

L’esserci sempre stati, offrendo liquidità al mercato in ogni momento storico, politico, economico e monetario, ha ripagato. “Ci siamo sempre messi dalla parte dell’investitore e dei clienti retail in generale, nella posizione di aiuto nel preservare e proteggere i risparmi e con la massima idea di rispetto e sacralità del risparmio” ha raccontato in un’intervista il founder.

Per questo motivo Confinvest ha sempre puntato anche sull’educazione finanziaria dei suoi clienti come un grande valore: in un approccio di investimento la grande minaccia per i propri soldi è la non conoscenza, la mancanza di consapevolezza ed educazione.

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