Netanyahu ha annunciato il congelamento fino a maggio della riforma dopo le violente contestazioni in tutto il Paese. Licenziato il ministro Gallant che chiedeva lo stop. Gli Usa «preoccupati».
Non solo la Francia. Anche Israele è scosso da violente proteste della popolazione contro la riforma della giustizia voluta dal governo.
Proteste in tutto il Paese
Dodici week-end di protesta. Manifestazioni in tutto il Paese. Voli bloccati all’aeroporto di Tel Aviv. Ferme la Sanità e le Università. Decine di migliaia di persone davanti alla Knesset. Anche le ambasciate israeliane nel mondo, compresa quella in Italia, partecipano allo sciopero generale. Cresce la mobilitazione contro la volontà di riformare il sistema giudiziario del Paese. E il premier Netanyahu va verso lo stop del progetto. [...]
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