L’inflazione annuale in Israele è salita al 2,8% ad aprile, ancora all’interno dell’intervallo target della banca del 1-3%, dopo aver raggiunto il 2,5% a febbraio.
La Banca di Israele ha mantenuto invariati i tassi di interesse a breve termine per la terza volta consecutiva lunedì, citando l’aumento delle pressioni inflazionistiche, una ripresa dell’attività economica e l’incertezza geopolitica continua dovuta al conflitto con Hamas a Gaza.
Il tasso di riferimento è stato mantenuto al 4,50%. Era stato ridotto di 25 punti base a gennaio dopo un rallentamento dell’inflazione e un impatto negativo sulla crescita economica causato dalla guerra, ma la politica è rimasta invariata a febbraio e aprile. Il Governatore Amir Yaron ha indicato che sarebbe difficile ridurre ulteriormente i tassi finché persistono le pressioni inflazionistiche e la guerra rimane una variabile incerta che incrementa la spesa governativa.
La banca centrale ha rilevato un aumento dell’ambiente inflazionistico e le aspettative di inflazione per l’anno a venire sono aumentate, situandosi intorno al limite superiore dell’intervallo target. Ha anche notato che l’attività economica e il mercato del lavoro continuano a riprendersi gradualmente, mentre l’incertezza geopolitica continua a riflettersi in un alto premio di rischio per l’economia. [...]
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