Italia e Albania, accordo migranti: cosa prevede (veramente) il testo, Meloni la racconta giusta?

Alessandro Cipolla

08/11/2023

Il testo dell’accordo siglato tra Italia e Albania in materia di migranti: i 14 punti del protocollo raccontano una storia diversa rispetto a quella narrata da Giorgia Meloni.

Italia e Albania, accordo migranti: cosa prevede (veramente) il testo, Meloni la racconta giusta?

Italia e Albania, cosa prevede veramente l’accordo sui migranti? Una domanda questa che in molti si staranno facendo non solo nel Belpaese, ma anche a Tirana visto che nell’altra sponda dell’Adriatico non mancano le proteste e in Europa, con Bruxelles spettatore molto vigile di questa vicenda.

Adesso che è stato diffuso il testo del protocollo d’intesa tra Italia e Albania, i quattordici punti che compongono il documento sembrerebbero raccontare un accordo sostanzialmente diverso da quello che è stato presentato da Giorgia Meloni.

L’accordo - ha dichiarato la premier Meloni come si legge nel comunicato stampa diffuso da Palazzo Chigi - consiste nel fatto che l’Albania darà la possibilità all’Italia di utilizzare alcune aree in territorio albanese nelle quali l’Italia potrà realizzare, a proprie spese, sotto la propria giurisdizione, due strutture dove allestire centri per la gestione dei migranti illegali. Queste strutture potranno accogliere inizialmente fino a tremila persone, che rimarranno in questi centri il tempo necessario a poter velocemente espletare le procedure per la trattazione delle domande di asilo ed eventualmente ai fini del rimpatrio”.

La presidente del Consiglio poi ha aggiunto che “chiaramente si tratta di massimo tremila persone contestuali, ma è chiaro che utilizzando le procedure accelerate che consentono, grazie a questo governo, di processare le richieste in ventotto giorni, io intendo che con questo progetto, a regime, questi numeri possano essere considerati come mensili e che quindi il flusso complessivo annuale possa arrivare fino a trentaseimila persone che si alternano”.

Intervistato da La Stampa, a stretto giro il primo ministro albanese Edi Rama, che in estate ha ospitato per giorni Giorgia Meloni, ha specificato che questo accordo sui migranti “ non risolverà nulla , ma ci ha chiesto aiuto e noi lo abbiamo dato”.

Con le opposizioni che hanno parlato di violazione del diritto internazionale e di fumo negli occhi per nascondere le problematiche della legge di Bilancio, diversi dubbi sull’accordo tra Italia e Albania in materia di migranti sono stati chiariti dalla diffusione del testo del protocollo.

Cosa prevede l’accordo Italia-Albania sui migranti

Il testo del protocollo d’intesa tra Italia e Albania per il rafforzamento della collaborazione in materia migratoria, è stato prima visionato dall’Ansa e poi diffuso da Gogo.al, con il documento che può essere consultato nella sua interezza e in formato pdf tramite il box in calce all’articolo.

Si tratta di un documento di nove pagine formato da quattordici articoli, che resterà in vigore per 5 anni rinnovabili per altri 5, salvo che una delle parti comunichi con un preavviso di almeno 6 mesi dalla scadenza l’intenzione di non rinnovarlo.

Nel 2024 sorgeranno due strutture per l’accoglienza temporanea dei migranti in Albania, una circostanza che a Tirana ha scatenato le proteste dell’opposizione di centrodestra: “Il governo Meloni è sotto grande pressione per la gestione della crisi dei migranti e il governo Rama non dovrebbe trasferire in Albania questa crisi”.

Ecco alcuni punti dell’accordo tra Italia e Albania:

  • l’Albania concederà a titolo gratuito le aree destinate a ospitare due centri per la gestione dei migranti, che saranno realizzati a spese dell’Italia;
  • i centri potranno ospitare al massimo 3.000 persone contemporaneamente;
  • le autorità italiane dovranno assicurare la permanenza dei migranti all’interno delle aree, impedendo la loro uscita non autorizzata;
  • l’Italia garantirà col suo personale la sicurezza all’interno dei centri;
  • per assicurare il diritto alla difesa, le Parti consentono l’accesso alle strutture previste dal presente protocollo agli avvocati, ai loro ausiliari, nonché alle organizzazioni internazionali e alle agenzie dell’Unione europea che prestano consulenza e assistenza ai richiedenti protezione internazionale, nei limiti previsti dalla legislazione italiana, europea e albanese applicabile;
  • la permanenza dei migranti nei centri in Albania non può essere superiore al periodo massimo di trattenimento consentito dall vigente normativa italiana;
  • nel caso cui venga meno il titolo di permanenza nelle strutture, l’Italia trasferisce immediatamente i migranti fuori dal territorio albanese a proprie spese.

In sostanza se i migranti - solo uomini visto dall’accordo sono esclusi donne e bambini - non verranno rimpatriati, scaduti i termini dall’Albania faranno ritorno in Italia: visti gli attuali numeri dei rimpatri degli irregolari, nove ospiti su dieci potrebbero arrivare da noi dopo il passaggio albanese. In più ci sono diversi aspetti giuridici che potrebbero rendere vano l’accordo tra Roma e Tirana.

Come riporta il Corriere della Sera, c’è poi anche la questione dei soldi che l’Italia verserà all’Albania: “Non è gran cosa, spiegano i collaboratori di Meloni. La prima cifra che si incontra sono i 16,5 milioni di euro a titolo di anticipo che la parte italiana dovrà accreditare alla parte albanese entro 90 giorni dall’entrata in vigore del protocollo. Il sito Gogo.al, che per primo ha lanciato il testo in esclusiva, prevede che oltre 100 milioni di euro saranno congelati su un conto bancario di secondo livello a titolo di garanzia. E sottolinea un altro aspetto di cui si starebbe discutendo: milioni di euro di cui beneficeranno circa 500 mila albanesi in Italia, per le loro pensioni”.

Protoccolo Italia-Albania migranti
Fonte Sole 24 Ore

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