Chi è Kamala Harris, vice di Biden e possibile candidata alle elezioni Usa 2024

Alessandro Cipolla

18 Luglio 2024 - 09:42

La biografia, i guadagni e la storia politica di Kamala Harris, attuale vicepresidente degli Stati Uniti che potrebbe candidarsi alle elezioni Usa 2024 al posto di Joe Biden.

Chi è Kamala Harris, vice di Biden e possibile candidata alle elezioni Usa 2024

Chi è Kamala Harris? Una domanda questa di grande attualità visto che, l’attuale vicepresidente degli Stati Uniti, viene considerata come la possibile candidata dei Democratici alle elezioni Usa 2024 se Joe Biden dovesse decidere di ritirarsi.

Kamala Harris non solo è la prima donna a ricoprire il ruolo di vicepresidente degli Stati Uniti, ma anche la prima persona afroamericana e asioamericana a ricoprire tale incarico.

Kamala Harris è stata fortemente voluta come vice da Joe Biden, con il presidente che ora starebbe pensando proprio a lei come possibile candidata contro Trump in caso di un suo passo indietro.

Harris del resto ha una carriera politica di tutto rispetto e rappresenta la linea più progressista del partito, grazie alle sue idee e alle sue lotte politiche. I sondaggi inoltre la darebbe indietro rispetto a Trump, ma di certo non sconfitta in partenza.

Scopriamo chi è l’ex senatrice Kamala Harris, la nuova vicepresidente degli Stati Uniti.

Chi è Kamala Harris: la biografia

Nome: Kamala Devi Harris

Data di nascita: 20 ottobre 1964

Luogo: Oakland, California (Stati Uniti)

Famiglia: padre originario della Giamaica e madre dell’India, è sposata con l’avvocato Douglas Emhoff e non ha figli

Istruzione: studi a Howard e laurea in Legge presso l’Università di San Francisco

Partito: Partito Democratico

Ruolo: vicepresidente degli Stati Uniti eletta nel 2020

Lavoro: è stata procuratore generale di San Francisco e poi Attorney general della California, prima donna a ricoprire tale incarico, poi senatrice per i Democratici

Curiosità: sua sorella Maya Harris è una famosa analista politica

La carriera politica

Di certo a Kamala Harris non spaventano le competizioni elettorali. Come è noto negli Stati Uniti i cittadini eleggono i procuratori generali, figure simile a quelle che da noi sono i pubblici ministeri.

La Harris per diventare nel 2003 procuratore generale di San Francisco riuscì a sconfiggere l’allora procuratore in carica. Rieletta nel 2007, tre anni più tardi vince la competizione anche per il ruolo di Attorney general (la pubblica accusa) della California bissando il successo anche nel 2014.

Quando nel 2016 decide di candidarsi per il Senato degli Stati Uniti, prima vince le primarie interne al Partito Democratico e poi ottiene uno dei due seggi attribuiti alla California superando la sfidante Repubblicana con il 62,5% dei voti.

Come posizioni politiche spesso è stata accostata all’ala più progressista del Partito Democratico. Favorevole al piano di assistenza sanitaria gratuita per tutti gli americani, ai diritti della comunità LGBT e al ban per la vendita delle armi d’assalto, come altri esponenti dem rifiuta donazioni provenienti dalle grandi corporation.

Kamala Harris il 21 gennaio 2019 annuncia la sua intenzione a prendere parte alle primarie del Partito Democratico per la scelta del candidato presidente da opporre al repubblicano Donald Trump.

Appena viene ufficializzata la sua candidatura, in un solo giorno riesce a raccogliere donazioni a sostegno della sua campagna pari a 1,5 milioni di dollari, polverizzando il record che era stato dell’altro dem Bernie Sanders.

I suoi primi dibattiti televisivi sono convincenti, tanto che un sondaggio della CNN del 30 giugno la indica al secondo posto dietro al favorito Joe Biden e non molto distante dall’ex vicepresidente.

Decide, però, di ritirarsi per appoggiare proprio Biden. A seguito della vittoria dei Democratici è diventata la vicepresidente degli Stati Uniti, affiancando Joe Biden in questi quattro anni così complessi.

I guadagni di Kamala Harris

Secondo Forbes al momento il patrimonio di Kamala Harris e del suo secondo marito - l’avvocato Doug Emhoff - si aggirerebbe sugli 8 milioni di dollari, un milione in più rispetto allo scorso anno.

Nella dichiarazione dei redditi 2023 il reddito della coppia è stato pari 456.918 dollari: i due hanno pagato 88.570 dollari di imposta federale, pari a un’aliquota del 19,7%, con la coppia che ha versato anche 23.026 dollari in beneficenza.

L’anno precedente Kamala Harris e suo marito hanno dichiarato un reddito annuo di 1,6 milioni di dollari e hanno pagato 523.371 dollari di tasse.

In qualità di vicepresidente degli Stati Uniti, Kamala Harris riceve uno stipendio pari a 235.000 dollari l’anno, mentre stando a quanto riportato da Forbes presto dovrebbe iniziare a ricevere una pensione da 8.200 dollari al mese.

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