Azioni Leonardo schizzano a Piazza Affari, focus sull’esito del summit di Londra. E l’analista di Morningstar presenta le altre due grandi scommesse.
Dopo un febbraio (e non solo) in pole position sul Ftse Mib, Leonardo inizia il mese di marzo prima senza riuscire a fare prezzo all’avvio della giornata di contrattazioni di Piazza Affari, poi schizzando al rialzo di quasi il 18%.
In generale, l’Europa vede brillare oggi i titoli del settore della difesa, a seguito del vertice a Londra di ieri, domenica 2 marzo 2025, che ha visto i leader europei riunirsi per discutere del futuro dell’Ucraina e della sicurezza del Continente.
Effetto summit Londra, Europa si riarma, attesa per von der Leyen. Macron: servono 200 miliardi
Quel vertice si è concluso con una fumata bianca, che ha confermato la necessità, rimarcata dai leader europei, di aumentare la spesa per la difesa europea. Necessità che è diventata una urgenza, se si fa riferimento alle dichiarazioni proferite dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, che ha anticipato che presenterà al Consiglio europeo di giovedì prossimo un “piano completo” per fare in modo che l’Europa dia vita a un processo per il suo riarmo: un dossier “urgente”, secondo la numero uno dell’esecutivo europeo.
Occhio inoltre all’intervista rilasciata a Il Foglio dal presidente francese Emmanuel Macron, che ha affermato che l’Europa ha bisogno di 200 miliardi di euro da investire in difesa, sottolineando che, a suo avviso, anche i Paesi più scettici, come l’Ungheria di Viktor Orban, parteciperanno al piano made UE.
“Non direi che non c’è sostegno da parte di questi Paesi. Credo si debba fare una distinzione tra l’Ucraina e la difesa europea. Alcuni di questi Paesi sono diventati sempre più contrari a sostenere Kiev. Ma siamo riusciti a convincerli ogni volta a muovere le cose: c’è bisogno di molto dialogo. Parlo continuamente con Orbán. Gli ho parlato prima di andare a Washington e gli ho parlato dopo. Penso sinceramente che se si tratta di aumentare le nostre capacità comuni per rafforzare la difesa europea gli ungheresi staranno dalla nostra parte”.
Macron ha sottolineato che l’ “obiettivo, in primo luogo, è avere una maggiore capacità di investire nella difesa, flessibilità nazionale nel Patto di stabilità, e per i paesi che oggi hanno dei vincoli, dobbiamo utilizzare i fondi europei a disposizione. Ci sono fondi di coesione strutturale, ci sono fondi del Piano di rilancio e resilienza che possono essere mobilitati per la sicurezza e la difesa ”. Detto questo, va ricordato che a intralciare i sogni di Macron per un esercito comune in Europa potrebbe essere proprio l’economia numero uno del blocco, ovvero la Germania, almeno per quanto riguarda le modalità di finanziamento delle spese.
Leonardo tra le azioni Top Pick di Morningstar
Nel frattempo, focus sulla nota positiva che è arrivata dagli analisti di Morningstar che, in un commento che è stato pubblicato lo scorso 28 febbraio, hanno individuato in Leonardo e in altri due pesi massimi del settore della difesa le azioni top picks.
Così l’analista finanziaria di Morningstar Loredana Muharremi, nel commentare i venti di guerra, che continuano a vedere protagonista il conflitto in Ucraina e in generale i dossier più caldi che caratterizzano le tensioni geopolitiche in atto.
In evidenza la guerra tra la Russia e l’Ucraina che, lo scorso 24 febbraio 2025, ha compiuto tre anni, e le tensioni nell’Indo-Pacifico che stanno, secondo l’analista di Morningstar, “ alimentando un nuovo superciclo globale della difesa ”.
Dopo aver affrontato “decenni di investimenti insufficienti”, l’Europa cerca dunque il suo riscatto, puntando a una “maggiore autonomia dagli Stati Uniti” di Donald Trump.
Risultato: Morningstar ha ricordato che “ i bilanci europei per la difesa sono destinati a crescere del 6,1% annuo dal 2023 al 2035, superando gli Stati Uniti (1,7%), la Russia (3,2%) e la Cina (3,1%)”.
Le proiezioni indicano una “quota dell’’Europa nella spesa globale” destinata ad aumentare “ dal 16% al 21% entro il 2029, stabilizzandosi fino al 2035”.
Ed è così che Loredana Muharremi, analista azionaria di Morningstar, ha presentato i suoi fiori all’occhiello, ovvero i Top picks, tra cui spicca Leonardo.
“Sebbene questo trend sostenga tutte le aziende europee del settore della difesa, i nostri top picks sono Rheinmetall RHM, Saab SAAB B, e Leonardo LDO ”, ha precisato.
Il motivo per cui la scelta è ricaduta su questi tre colossi è stato così spiegato:
“Rheinmetall è un chiaro beneficiario, con la Germania che guida l’aumento della spesa e il forte posizionamento della società nei settori delle munizioni, dei veicoli terrestri e della difesa aerea. Saab è ben posizionata per capitalizzare la crescente importanza strategica della difesa dei Paesi nordici e del Mar Baltico e la sua esposizione al comparto della difesa tedesco. Leonardo potrà trarre vantaggio dall’aumento della spesa europea per la difesa, in particolare nel settore dell’elettronica, e dalla joint venture con Rheinmetall per i veicoli terrestri. Inoltre, se l’Europa implementerà uno stanziamento di bilancio per la difesa, potrà beneficiarne. Italia e Spagna, date le loro prospettive macroeconomiche, farebbero altrimenti fatica a raggiungere anche solo l’obiettivo del 2% del PIL entro il 2029”.
“Di fronte a questi sviluppi, abbiamo aumentato la stima del fair value di Rheinmetall a 1.310 euro, quella di Saab a 371 corone svedesi e quella di Leonardo a 42,40 euro ”, ha aggiunto Loredana Muharremi.
Leonardo campione del Ftse Mib di Piazza Affari, strabiliante il trend degli ultimi tre anni
Mentre tutti i riflettori, lo scorso mese, dall’inizio dell’anno e anche nei mesi precedenti, si sono accesi a Piazza Affari soprattutto sulle banche, protagoniste con le loro varie operazioni di risiko, tra i titoli scambiati sul Ftse Mib appartenenti ad altri settori si è messo in evidenza proprio Leonardo, campione di Borsa in attesa del grande piano per la difesa made in Europa che, nel mondo della geopolitica, è spiccato subito tra i grandi dossier del 2025.
I numeri parlano chiaro: Leonardo, che a metà giornata rallenta la corsa scattando comunque di oltre il 10%, viaggia a un livello superiore di oltre il 18% rispetto a quello dell’ultima settimana.
Su base mensile, la corsa ha portato le azioni a volare di oltre il 40%. YTD, le azioni del gigante della difesa hanno guadagnato più del 64%, mentre in un anno sono schizzate di quasi +110%.
Nel corso degli ultimi tre anni di contrattazioni a Piazza Affari, il boom è stato tale da portare il titolo a volare di oltre il 460%, rispetto al +62% dell’indice Ftse Mib.
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