Mercati alle prese con nuovi dati economici della Cina oggi. Il dragone ha deluso le attese, guidando l’Asia sotto la parità. Massima attenzione, inoltre, verso la guerra e la riunione Fed di domani.
I mercati oggi tornano a osservare la Cina, con indicatori macroeconomici poco confortanti sulla crescita - molto attesa - del dragone.
Le azioni asiatiche hanno viaggiato al ribasso e stanno per archiviare la seduta in rosso, a eccezione del Nikkei in ripresa. I deludenti dati sull’attività provenienti dalla Cina hanno riacceso alcune preoccupazioni sulla seconda economia mondiale, mentre lo yen si è indebolito oltre quota 150 per dollaro dopo che la Banca del Giappone ha modificato la sua politica di controllo dei rendimenti obbligazionari.
La banca centrale giapponese ha di fatto consentito maggiore flessibilità nella sua politica di controllo della curva dei rendimenti, cambiando il linguaggio utilizzato per descrivere il limite superiore del rendimento dei titoli di Stato giapponesi a 10 anni. Nel suo comunicato, BoJ ha affermato che il livello obiettivo del rendimento del JGB a 10 anni sarà mantenuto allo 0%, ma prenderà il limite superiore dell’1% “come riferimento”.
Gli analisti hanno visto la mossa come un piccolo passo verso lo smantellamento della politica YCC (controllo della curva di rendimento) di lunga data e controversa.
Altrove, i futures sulle azioni Usa sono in calo, dopo che le principali medie sono salite in un rally di sollievo. L’attesa è tutta per la riunione Fed che si concluderà domani, 1° novembre, con la decisione sui tassi.
Guerra in Medio Oriente, utili aziendali e dati economici sull’Eurozona sono gli altri fattori chiave da osservare in questa giornata dei mercati.
I dati della Cina muovono le Borse oggi. In attesa della Fed
I dati appena pubblicati hanno mostrato che l’attività manifatturiera della Cina è tornata inaspettatamente a contrarsi in ottobre, gettando un’ombra sui recenti indicatori che mostravano una nascente ripresa nel dragone.
“Il PMI manifatturiero di ottobre che cade in territorio di contrazione sembra deludere i mercati e solleva alcuni dubbi sulla forza della ripresa macroeconomica” ha affermato Marvin Chen, analista di Bloomberg Intelligence a Hong Kong.
L’indice Shanghai Composite ha chiuso con un -0,09%, mentre l’indice Hang Seng di Hong Kong è crollato dell’1,85% dopo la pubblicazione dei dati, mentre si appresta ad archiviare la seduta con un -1,75%. In rosso anche lo Shenzhen, a -0,65%.
Gli analisti di Nomura hanno affermato che è ancora troppo presto per toccare il fondo, sottolineando che si aspettano che le condizioni economiche rimangano scarse o addirittura peggiorino ulteriormente nei prossimi mesi.
Questa settimana, però, l’attenzione degli investitori sarà rivolta soprattutto alle principali riunioni delle banche centrali, tra cui anche la Federal Reserve americana e la Banca d’Inghilterra.
Il Federal Open Markets Committee (FOMC) sta per riunirsi nell’incontro di due giorni che dovrebbe culminare con la decisione di lasciare il tasso obiettivo dei fondi Fed al 5,25%-5,50%.
Una serie di dati recenti hanno mostrato che l’economia americana rimane resiliente e i commenti del presidente della Fed Jerome Powell saranno esaminati attentamente per valutare per quanto tempo i tassi di interesse probabilmente rimarranno elevati.
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