I dati sul lavoro continuano a gettare ombre sul taglio dei tassi Fed. Perché la Federal Reserve non diminuirà il costo del denaro in estate?
La conferma di tassi Fed ancora fermi in estate è arrivata: a maggio l’economia statunitense ha creato molti più posti di lavoro del previsto, deludendo chi stimava un rallentamento del mercato del lavoro e probabilmente riducendo l’impulso della Federal Reserve ad abbassare il costo del denaro.
Sebbene il mercato del lavoro si sia indebolito negli ultimi mesi, il suo ritmo ancora solido ha consentito alla Fed di prendersi tutto il tempo necessario per decidere quando iniziare a ridurre i costi di finanziamento. A questo punto, sempre più analisti sono convinti che forse il mese di settembre sarà il più propenso a un taglio dei tassi.
I rendimenti dei Treasury due anni sono aumentati nettamente dopo l’inaspettato balzo delle buste paga nel settore non agricolo. In rialzo anche l’indice del dollaro, mentre i futures sulle azioni viaggiano in calo.
Perché la Fed non può ancora tagliare i tassi
Il mese scorso l’occupazione non agricola è aumentata di 272.000 posti di lavoro negli Usa, ha riferito il Bureau of Labor Statistics del Dipartimento del Lavoro.
Le revisioni hanno mostrato che nei mesi di marzo e aprile sono stati creati 15.000 posti di lavoro in meno rispetto a quanto riportato in precedenza. Gli economisti intervistati da Reuters avevano previsto un aumento delle buste paga di 185.000 unità. Le stime variavano da 120.000 a 258.000.
Si prevede che la banca centrale statunitense lascerà invariato il tasso di interesse overnight di riferimento la prossima settimana nell’attuale range 5,25%-5,50%, dove si trova dallo scorso luglio.
Ci sono però altri segnali che indicano che il mercato del lavoro sta iniziando ad allentarsi in modo più costante. Il contesto politico dei numeri di oggi è che la disoccupazione sta iniziando ad aumentare a pochi mesi dalle elezioni di novembre. La disoccupazione a maggio è infatti salita al 4,0% – un anno fa era al 3,7%.
La Fed sta monitorando da vicino le condizioni del mercato del lavoro e la crescita economica per assicurarsi di non mantenere i tassi troppo alti per troppo tempo e di non raffreddare eccessivamente l’economia, mentre cerca di riportare l’inflazione al suo obiettivo del 2%.
“Qualsiasi timore che i tagli di luglio debbano essere rimessi sul tavolo viene ora rapidamente deluso”, afferma Marvin Loh di State Street. “Il mercato del lavoro è ancora in piena attività, il che dà alla Fed il tempo di valutare se la debolezza riscontrata in altri dati porterà a un rallentamento nella creazione di posti di lavoro durante l’estate.”
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