Abbiamo incontrato Gianni Bonini in questa intervista per analizzare l’approvigionamento energetico dell’Italia e le prossime sfide geopolitiche che attendono il continente europeo.
Dalla guerra alle risorse: l’Europa alla ricerca di soluzioni
La recente crisi nel Mar Rosso, con le sue conseguenti difficoltà nell’approvvigionamento e l’incremento dei costi di trasporto, ha sollevato nuove preoccupazioni, aggiungendosi a una fase storica già problematica legata alle risorse. Dai problemi energetici alle sfide imminenti legate all’acqua, il mondo è alle prese con una serie di crisi che stanno mettendo a dura prova l’equilibrio globale. La guerra in Ucraina e il conflitto a Gaza avevano già minato i mercati tradizionali, rendendo la situazione internazionale sempre più delicata.
In questo contesto, l’Europa sta affrontando una crisi senza precedenti, con effetti diretti sull’approvvigionamento di energia e acqua. La transizione al mercato libero per le bollette di luce e gas aggiunge un ulteriore elemento di complessità a un quadro già critico. La scarsità di risorse, dal gas all’acqua, sta colpendo duramente il continente europeo.
Un cambiamento cruciale è rappresentato dall’approvvigionamento di Gas Naturale Liquefatto (GNL) in sostituzione del gas via tubo proveniente dalla Russia. Questo passaggio ha implicazioni significative sulla sicurezza energetica europea, poiché il continente cerca alternative per ridurre la dipendenza da una singola fonte di approvvigionamento.
La crisi europea è talmente profonda che la NATO è diventata l’unico cuore politico dell’Europa. L’organizzazione si trova ora ad affrontare sfide senza precedenti nel garantire la sicurezza e la stabilità del continente in un contesto geopolitico sempre più complesso.
Le conseguenze di queste crisi non si limitano al settore energetico, ma si estendono anche alle dinamiche politiche ed economiche. Le tensioni internazionali stanno influenzando la capacità dell’Europa di gestire le sue risorse in modo sostenibile e di mantenere la stabilità interna.
In risposta a questa situazione critica, diventa essenziale per l’Europa cercare soluzioni innovative e sostenibili per garantire la sicurezza delle risorse e la stabilità economica. La promozione di fonti energetiche rinnovabili, la gestione efficiente dell’acqua e la diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico potrebbero essere chiavi cruciali per mitigare gli impatti di questa crisi.
Gianni Bonini
Gianni Bonini, nato nel 1950 a Firenze, è laureato in Lettere presso l’Università di Lettere e Filosofia della stessa città. Negli anni Ottanta, ha diretto il settore del decentramento culturale per conto del Comune di Firenze, occupandosi anche del progetto di catalogazione elettronica dei beni culturali. Dal 1990, è stato eletto Presidente di Fiorentinagas, una compagnia pluriservizi a maggioranza ENI, ricoprendo la carica per due mandati e diventando membro del direttivo nazionale dell’Anigas.
In seguito, ha assunto il ruolo di CEO in diverse società nel settore dell’energia, sia convenzionale che rinnovabile, concentrandosi in particolare sulle agroenergie, il fotovoltaico e le biomasse. Alcune delle società in cui ha ricoperto questo ruolo includono GEA, Geacom, Sev, Alegas, Terrae, Agrisviluppo, Il Ceppo e Agriventure.
Attualmente, Gianni Bonini è senior fellow del Think Tank Il Nodo di Gordio, dove si occupa di questioni di geopolitica. Nel 2011, è stato nominato Delegato per l’Italia nel Governing Board del CIHEAM, un organismo euro-mediterraneo per lo sviluppo e la formazione in agricoltura. Nel 2015, è stato eletto Vice Presidente del CIHEAM.
Bonini ha diretto il trimestrale IF ed il blog Energie del Mediterraneo, focalizzandosi sulle grandi emergenze globali legate a cibo, acqua ed energia.
L’intervista
Abbiamo incontrato Gianni Bonini in questa intervista per analizzare l’approvvigionamento energetico dell’Italia e le prossime sfide geopolitiche che attendono il continente europeo.
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