La corsa del virus continua a rallentare e il virologo Silvestri dichiara: «La pandemia nei paesi occidentali è finita». Entriamo nel dettaglio
La corsa del virus in Italia continua a rallentare. Nel bollettino del ministero della Salute di oggi, 16 febbraio, i nuovi positivi sono 59.749 nelle 24 ore precedenti. Anche se il numero delle vittime resta alto, 278.
In un’intervista al Fattoquotidiano, Guido Silvestri, patologo, immunologo, virologo e professore dell’Emory University di Atlanta, ha affermato: «La pandemia nei paesi occidentali è finita». Entriamo nel dettaglio.
La pandemia è finita? La posizione del virologo Silvestri
In un’intervista al Fattoquotidiano, il virologo dell’Università di Atlanta Guido Silvestri ha affermato: « La pandemia come emergenza sanitaria in grado di travolgere i servizi sanitari è ormai finita nei paesi occidentali e ovunque ci siano percentuali di vaccinati sufficientemente alte, diciamo oltre il 90% della popolazione adulta».
Silvestri parla anche di una possibile evoluzione della pandemia, con il Covid che potrebbe diventare una malattia stagionale. «Lo scenario più probabile - continua l’esperto - è che il Covid diventi una malattia respiratoria endemica dal tipico andamento stagionale, con recrudescenza nel tardo autunno e soprattutto inverno, come vediamo con l’influenza e con i coronavirus che già da tempo sono adattati alla popolazione umana». Secondo Silvestri dunque «si avranno momenti di relativa quiete durante la bella stagione seguiti da aumenti dei casi in tardo autunno e inverno».
Per quanto riguarda la vaccinazione, Silvestri ritiene che si arriverà a un’immunizzazione annuale in ottobre, a inizio autunno . « Nelle fasi di recrudescenza stagionale ci potranno essere fasi di stress ospedaliero anche importante, ma questi saranno limitati nel tempo e nello spazio. Si dovrà rispondere attraverso il potenziamento dei servizi sanitari stessi e non più attraverso restrizioni generalizzate alla socialità delle persone».
Silvestri dunque auspica un incremento della campagna vaccinale che porti a una progressiva eliminazione delle restrizioni. «Bisogna spingere con vaccinazioni a tutto spiano per eliminare le restrizioni generalizzate».
Per quanto riguarda i bambini, Silvestri non ha dubbi: vanno vaccinati. «Anche loro vanno vaccinati, visto che il virus non è del tutto innocuo neanche per loro e che il profilo di sicurezza rimane estremamente buono. Inoltre, avere i bambini vaccinati potrebbe fornire un ottimo scudo immunologico nel caso si verificasse lo scenario, improbabile, ma non impossibile, di una nuova variante che combini la contagiosità di Omicron con la cattiveria di Delta».
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No all’eliminazione del green pass, le parole di Ricciardi
Intanto continua il dibattito sull’obbligo di green pass dopo il 31 marzo, termine dello stato d’emergenza. Se ieri il sottosegretario alla Salute Costa aveva auspicato un progressivo abbandono del certificato verde, di tutt’altro avviso Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza.
In un’intervista a Oggi è un altro giorno ha chiarito: «No all’eliminazione del green pass dal 31 marzo. Deciderà la politica, ma so che il ministro Speranza su questo punto è molto prudente».
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