La rivincita economica del Sud Europa è qui. Ma non è merito dell’Italia

Violetta Silvestri

16 Maggio 2024 - 11:37

I Paesi del Sud Europa saranno il motore economico dell’Ue? Secondo le stime sul Pil 2024 sì, ma con l’Italia fanalino di coda nella rivincita economica sulle potenze Francia e Germania.

La rivincita economica del Sud Europa è qui. Ma non è merito dell’Italia

Nelle previsioni di primavera diffuse dall’Ue, spicca il cambiamento nei rapporti di forza economica tra gli Stati. Nello specifico, è ormai chiaro che la Germania ha lasciato spazio ad altre nazioni nel ruolo di motore d’Europa, così come evidente è una sorta di rivincita del Sud europeo sul Nord nelle prospettive sul Pil.

L’analisi delle stime sul Prodotto interno lordo del 2024 non può ovviamente prescindere da tutto quello che è accaduto negli ultimi anni, dalla pandemia alla guerra in Ucraina fino alla crisi energetica e alle crescenti tensioni tra Occidente e Cina. Ognuno di questi fattori, infatti, ha direttamente influenzato la performance economica dei Paesi Ue. Rallentamento industriale, inflazione alle stelle, domanda di consumatori in calo, mutui in aumento e commercio ridimensionato hanno costretto gli Stati a ripensare completamente la propria struttura economica.

La Germania, per esempio, fondata da sempre su una solida e fiorente industria, automobilistica in primis, ha subito un maggiore colpo dai mutamenti epocali in atto. Non stupisce, quindi, che le grandi nazioni europee arrancano e quelle considerate più deboli mostrino aspettative più rosee. Anche l’Italia supera la Germania, in un paragone comunque fondato su caratteristiche strutturali, economiche e finanziarie diverse.

Con un grafico e una mappa possiamo facilmente capire chi cresce di più in Europa nel 2024.

Il motore d’Europa in un grafico: la crescita del Pil viene dal Sud

Prendendo in prestito un grafico elaborato dagli analisti di Ispi, è interessante notare il confronto in termini di Pil atteso nel 2024 tra Paesi considerati cruciali per lo sviluppo della regione:

Previsioni Pil 2024 Previsioni Pil 2024 Germania, Francia, Italia, Spagna a confronto

Nel dettaglio, gli esperti hanno evidenziato come sono cambiate nel tempo le previsioni Ue sulla crescita economica di queste nazioni chiave. Per tutte, tranne che per la Spagna, c’è stato un peggioramento sul Pil 2024. Un anno fa Germania e Francia erano viste in ripresa con un +1,4% in questo anno e anche l’Italia svettava con l’aspettativa di un Prodotto interno lordo all’1,1%.

Nel corso dei mesi le stime sono andate indebolendosi, a fronte di un contesto europeo rimasto incerto e legato a dinamiche di prezzi, tassi di interesse e condizioni geopolitiche avverse. Solo in Spagna le previsioni sul Pil del 2024 sono rimaste quasi le stesse a distanza di un anno, con un +2,1% come ultimo aggiornamento.

I dati che spiccano sono senza dubbio quelli legati alla misera crescita tedesca, con un +0,1% quest’anno che comunque supera lo scenario della recessione, e alla debole performance francese con un +0,7%. Entrambe sono superate dallo 0,9% italiano (che cmq è inferiore all’1,0% indicato dal Governo italiano nel Def).

Il confronto, ovviamente, non specifica (ma è doveroso farlo) che ogni Paese ha una struttura economica diversa, con il peso di industria, servizi, commercio differente in ogni economia e dal quale dipende quindi anche la stima di crescita.

La mappa europea della ripresa: questi Paesi sono una sorpresa

Osservando i numeri, i Paesi che sono stati per anni definiti - in un accezione anche dispregiativa - Pigs (Portogallo, Italia, Grecia, Spagna) a indicare il gruppo di nazioni del Sud con risultati economici deludenti, oggi vantano una crescita degna di nota.

La mappa elaborata proprio dalla Commissione Ue per quanto riguarda la crescita del Pil colora in vede più scuro (corrispondente a una maggiore crescita del Pil) Paesi che finora non sono stati motori dell’Ue:

Crescita Pil 2024 in Ue Crescita Pil 2024 in Ue Stime della Commissione Ue di maggio

Il 2,1% di Pil spagnolo si affianca all’1,7% portoghese e al 2,2% greco. I consumi interni in ripresa, oltre all’inflazione in calo e alla prospettiva di tassi di interesse più bassi agevolano queste stime. Da notare che l’Italia vedrà un Pil meno brillante con lo +0,9% stimato, oltre ad essere l’unica tra i 5 Paesi menzionati a dover affrontare un potenziale aumento del debito e un deficit più alto.

Su questo tema, è interessante leggere cosa scrive la Commissione sul disavanzo in diminuzione in Spagna: La crescita dell’11% delle imposte sul reddito e sul patrimonio, che riflette il forte aumento dei profitti aziendali e un mercato del lavoro robusto, ha guidato la riduzione del deficit sul lato delle entrate.” Madrid è intervenuta sul sistema fiscale, con maggiori tasse per i più abbienti.

L’Italia è sotto osservazione da tempo sulla capacità di migliorare i conti pubblici. Riforme fiscali efficienti ed eque, investimenti del Pnrr e aumento della produttività sono ormai delle priorità.

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