La divulgazione dei risultati trimestrali da parte di molte aziende statunitensi ha scatenato un notevole aumento dell’indice di borsa S&P 500. Ma sono davvero andate così bene?
Ci avviamo verso la definitiva conclusione della stagione degli utili, con le aziende dell’S&P500 che hanno condiviso risultati spesso al di fuori delle aspettative, caratteristica che spesso ha causato movimenti repentini, lasciando evidenti gap volumetrici sui grafici dei prezzi di molte società componenti l’indice.
Di fronte a una visione pressoché completa dell’andamento delle aziende statunitensi, è possibile affermare che il peggio per i mercati è passato? Ecco un breve resoconto dei risultati trimestrali di ottobre-novembre 2023.
Focus sulle trimestrali delle società sull’S&P 500
La stagione delle trimestrali è un momento cruciale che assomiglia a una sorta di verifica riguardo alle prospettive anticipate dagli esperti nei periodi precedenti. Questo momento è caratterizzato dalla possibilità di ulteriori innalzamenti delle aspettative o, al contrario, da eventuali ridimensionamenti delle previsioni. Focalizzandoci specificamente sugli utili delle società inserite nell’indice di borsa S&P500, notiamo che quasi 400 aziende hanno già comunicato i loro risultati, aprendo la strada per una riflessione approfondita sull’andamento generale.
Come avviene tradizionalmente, la stragrande maggioranza delle società ha superato le aspettative degli analisti, con quasi il 70% di esse che ha riportato ricavi superiori rispetto al trimestre precedente. Ciò che è ancora più interessante è che, insieme ai ricavi, sono aumentati anche i margini operativi di queste aziende. Questo rappresenta un chiaro segnale di una gestione aziendale più efficiente e resiliente, nonostante le difficoltà economiche e finanziarie che hanno caratterizzato gli ultimi tempi.
Questi dati positivi emergono in modo particolarmente evidente nelle società ad alta capitalizzazione presenti nell’indice, tra cui spiccano Meta Platforms e Microsoft Corp. (MSFT), le quali si collocano tra le aziende più «sorprendenti» dal punto di vista fondamentale durante questa stagione delle trimestrali. La forza della componente tecnologica è quindi confermata, come era lecito attendersi.
Tuttavia, ciò che può davvero sorprendere è quanto accade tra le società a bassa capitalizzazione, spesso indicate come «small cap». In particolare, nel settore delle società legate ai viaggi e al tempo libero, si sono verificati aumenti notevoli nei valori fondamentali. Questo risultato rappresenta una sorpresa, soprattutto alla luce delle crescenti difficoltà finanziarie ed economiche ampiamente discusse negli ultimi mesi.
Ha senso aspettarsi una crescita dell’S&P500?
Purtroppo, la lettura dei report trimestrali per comprendere l’andamento futuro e tecnico del prezzo dei titoli non è tipicamente considerata una strategia troppo saggia o, per lo meno, esaustiva. I dati fondamentali rappresentano l’unico strumento a disposizione di un investitore al dettaglio per valutare lo stato di salute di un’azienda, ma spesso e volentieri possono divergere, specialmente nel breve periodo, rispetto all’andamento tecnico del titolo. Le variabili in gioco, specialmente in questo momento, sono molte e possono cambiare rapidamente. Allo stesso tempo, statisticamente, per diverse ragioni, non è così inusuale notare che la maggior parte delle società statunitensi superi le aspettative durante la stagione delle trimestrali.
Occorre specificare però, che la condivisione delle ultime trimestrali, sembra aver comportato un complessivo recupero da parte del prezzo dell’indice S&P 500, cresciuto di quasi il 7% rispetto ai minimi di ottobre.
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