Latte richiamato per presenza di plastica, colpa del tappo che non si stacca

Giorgia Bonamoneta

9 Settembre 2024 - 20:00

I nuovi tappi non staccabili iniziano a causare qualche problema, con nel caso del latte richiamato per presenza di frammenti di plastica.

Latte richiamato per presenza di plastica, colpa del tappo che non si stacca

L’American College of Agriculture ha avviato un richiamo preventivo di diverse bottiglie di latte intero a causa di un problema tecnico che potrebbe compromettere la sicurezza del prodotto.

Il richiamo è dovuto alla scoperta della possibile presenza di trucioli di plastica all’interno delle bottiglie, causati da difetti nei nuovi tappi non staccabili. Sebbene non vi sia alcun rischio chimico per la salute dei consumatori, il latte interessato viene ritirato in via precauzionale.

Si sollevano i primi interrogativi sull’efficacia dei nuovi standard europei che impongono l’uso di questi tappi. Questi stessi standard, pur puntando alla riduzione dell’inquinamento da plastica, mostrano alcune criticità nella loro applicazione pratica.

Il ritiro del latte in bottiglie di plastica

L’operazione di richiamo riguarda tutti i lotti di latte intero con data di consumo fino al 13 settembre. L’azienda, attraverso un comunicato ufficiale, ha spiegato che la decisione di ritirare i prodotti è stata presa a scopo preventivo, per proteggere i consumatori da possibili inconvenienti legati alla presenza di piccoli frammenti di plastica. Frammenti, o trucioli che possono cadere nel latte durante l’apertura delle bottiglie (un fenomeno che sembra verificarsi soprattutto in seguito a manipolazioni brusche).

Nonostante i rischi per la salute siano stati giudicati “minimi”, l’azienda ha voluto agire tempestivamente. Nel comunicato si legge chiaramente che «non esiste alcun pericolo chimico per i consumatori», ma la misura precauzionale è stata attuata per evitare il potenziale disagio e garantire una qualità ottimale del prodotto.

Il richiamo coinvolge numerosi punti vendita e consumatori, con l’invito a restituire le bottiglie acquistate per ottenere una sostituzione o un rimborso. La marca del latte, a noi in Italia, interessa poco, considerando che è un prodotto venduto in Grecia; la vicenda ha fatto però discutere, soprattutto per il ruolo giocato dai tappi non staccabili.

Tappi non staccabili: la misura UE crea problemi?

Il vero colpevole della vicenda sembra essere il nuovo design dei tappi, introdotto in risposta a una normativa dell’Unione Europea che entrerà ufficialmente in vigore dal 2024. L’obiettivo della normativa è quello di ridurre la dispersione di plastica nell’ambiente: i tappi non dovranno più essere separabili dalle bottiglie, così da prevenire la loro dispersione accidentale. La misura fa parte della strategia dell’UE per combattere l’inquinamento da plastica, un problema ormai globale che colpisce in modo particolare i mari e gli oceani.

Tuttavia, se l’intento è chiaramente nobile, la sua attuazione ha cominciato a mostrare alcune criticità. I tappi non staccabili, infatti, sembrano essere più suscettibili a problemi tecnici. Nel caso del latte richiamato, il difetto riguarda il rilascio di piccoli trucioli di plastica all’interno della bottiglia, causato da un’errata apertura o da un design non perfettamente ottimizzato.

L’American College of Agriculture ha confermato che sta lavorando per risolvere il problema e adeguare la produzione ai nuovi standard senza compromettere la sicurezza alimentare o la qualità del prodotto.

Tra sostenibilità e sicurezza: una sfida per i produttori

Il caso del richiamo del latte mette in luce una questione più ampia che riguarda l’equilibrio tra la sostenibilità ambientale e la sicurezza alimentare. Le normative europee sui tappi non staccabili nascono con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento da plastica, ma possono introdurre nuove sfide per i produttori. Oltre ai problemi tecnici già emersi, come quello dei trucioli di plastica, rimane il compito di garantire che le nuove soluzioni siano pratiche e sicure.

La vicenda solleva anche interrogativi sui tempi di adattamento delle aziende a queste nuove regole e sulle possibili implicazioni per altri settori. Il richiamo del latte intero è un campanello d’allarme per l’intera filiera produttiva: sarà necessario investire in ricerca e sviluppo per migliorare i materiali e il design delle confezioni, senza rinunciare a salvaguardare l’ambiente.

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