Le grandi imprese impiegano in Italia il 20% dei lavoratori e generano oltre il 35% del valore aggiunto, anche se al Sud gli effetti sono molto limitati.
Rappresentano meno del 3% delle aziende in Italia, eppure impiegano circa un quinto dei lavoratori, generano oltre il 35% del valore aggiunto e giocano un ruolo sempre più importante per la crescita economica.
Stiamo parlando delle imprese multinazionali, che per definizione hanno una sede direttiva in un paese d’origine e poi operano in più nazioni “ospitanti”. Negli ultimi anni, sia quelle a controllo estero attive in Italia, sia quelle italiane all’estero, stanno vivendo un buon momento.
La loro affermazione è un fenomeno globale e il nostro Paese non fa eccezione, anche se non mancano alcuni aspetti critici, che nel caso italiano si traducono in un forte squilibrio di penetrazione tra regioni del Nord e del Centro, dove opera la maggior parte delle multinazionali, e quelle del Sud, in cui la loro presenza è molto più limitata. [...]
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