A differenza del 2022 (ottimo anno per i fondi hedge), il 2023 non sembra essere iniziato col piede giusto per questo tipo di investitori.
L’indice HFRI World Index (l’indice di riferimento delle performance di tutti i tipi di hedge fund) fa segnare un aumento dell’1% da inizio anno, contro l’8,8% dell’S&P500.
A guidare le performance tra gli hedge fund sono i c.d. fondi “multi-strategy” (cioè quelli che pongono in atto molteplici strategie, dagli arbitraggi alle strategie long-stort equity), che sono in rialzo del 4,5% quest’anno. Bene anche i fondi attivisti (+4,1%), cioè quei fondi che raccolgono capitale e deleghe da parte degli azionisti di minoranza per esercitare pressioni sul CdA di una società al fine di porre in atto determinate attività strategiche in grado di generare valore.
In difficoltà invece sono i fondi arbitraggisti M&A (-1,7%) che scommettono “short” sulla riduzione di un titolo di una società che acquisisce una target e “long” sul titolo della società che verrà acquisita e che soffrono da un lato la mole ridotta di attività di acquisizioni e dall’altro la scure degli Antitrust in giro per il mondo, che cercano di limitare sempre più i grandi oligopoli (come Big Tech o Big Pharma). [...]
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