Legge di Bilancio, così il governo fa cassa sui più ricchi per avere più soldi

Giorgia Bonamoneta

26/08/2023

La legge di Bilancio 2024 sarà al risparmio e qualcosa delle promesse del governo andrà persa anche se si cercherà di fare cassa sui più ricchi.

Legge di Bilancio, così il governo fa cassa sui più ricchi per avere più soldi

Al Meeting di Rimini il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha già avvertito gli italiani: non ci sono i soldi per fare tutto. La legge di Bilancio per il 2024 parte con il piede incastrato in una ricerca di risorse piuttosto difficile.

Giorgetti, in tutta sincerità, ha detto che sarà una manovra complessa - non che di solito siano una passeggiata, ma forse ha voluto lasciare intendere che ci saranno dei sacrifici da fare rispetto alle promesse del governo - da un punto di vista economico e politico. Tra le rinunce obbligate potrebbe esserci la possibilità di ridurre le aliquote Irpef da quattro a tre e non solo.

A complicare la legge di Bilancio 2024 è l’Europa. Questa, come ricorda La Stampa, difficilmente concederanno una manovra in gran parte in deficit, soprattutto dopo la decisione di introdurre la tassa forfettaria del 15 per cento sui redditi da lavoro autonomo fino a 85mila euro. 

Poche risorse per la legge di Bilancio: l’avviso di Giorgetti

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, al Meeting di Rimini, ha confermato che la prossima legge di Bilancio sarà complicata. “Tutte lo sono, ma siamo chiamati a decidere delle priorità”, ha detto, intervenendo in merito. A conti fatti non ci sono abbastanza soldi per fare tutto quello che il governo aveva promesso.

Nel suo intervento Giorgetti ha annunciato che ci sono delle priorità, ovvero una misura previdenziale e una misura contro la denatalità. Eppure non sono manovre semplici da portarsi a casa e il rischio che flat tax, abolizione delle legge Fornero, pace fiscale, abolizione delle accise e altre promesse del governo non vengano messe in campo a ottobre è più che certo.

Cassa sui ricchi: dove si cercano le risorse

L’obiettivo del governo, annunciato a più riprese, è aiutare i redditi medio-bassi, ma le risorse per farlo potrebbero non esserci. Ben consci di questo si sta già saggiando la Commissione europea per ottenere un po’ di margine di deficit (attualmente fissato al 3,7 per cento, otto decimali in meno di quest’anno).

Per fare una simile richiesta bisogna però presentarsi in Europa con i compiti fatti, come aver riorganizzato il sistema di riscossione e le agevolazioni fiscali. Un testo oggi in cima al tavolo di lavoro è proprio quello che punta a risparmiare sul sistema di agevolazioni fiscali. È probabile che sia previsto un taglio per i redditi superiori ai sessanta mila euro lordi.

La Stampa fa un punto della situazione sulle possibili detrazioni che finiranno nel mirino di tale operazione, che potrebbero essere quelle relative alle spese mediche o gli interessi passivi sui mutui. Sicuro però, da fonti di governo, non si toccheranno quelle per chi ha figli a carico.

Insomma, su una cosa il ministro dell’Economia Giorgetti aveva sicuramente ragione: sarà una manovra complessa e sulla quale Meloni si gioca qualche amicizia nella maggioranza. Sulle priorità però ci sono dei dubbi. Sarà davvero possibile mantenere le promesse? Probabilmente no e i lavoratori dipendenti, per esempio, si dovranno accontentare degli sgravi concessi fin qui con la decontribuzione.

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