Legge di Bilancio, i soldi non ci sono: perché Meloni rischia nel 2024

Alessandro Cipolla

22/08/2023

Il 2024 potrebbe essere un anno complicato per Giorgia Meloni: la legge di Bilancio sarà al risparmio e nel centrodestra potrebbero aprirsi delle crepe in ottica elezioni europee.

Legge di Bilancio, i soldi non ci sono: perché Meloni rischia nel 2024

Come sarà la legge di Bilancio 2024? Se la prima è stata varata in tutta fretta dal governo Meloni che si è insediato solo poche settimane prima della sua stesura, la seconda dovrà essere per forza di cose il primo grande atto con cui la maggioranza cercherà di materializzare le tante - e impegnative - promesse fatte in sede di campagna elettorale e poi messe per iscritto nel programma di coalizione.

Le parole di Giancarlo Giorgetti pronunciate al meeting di Rimini però sembrerebbero andare verso una direzione diametralmente opposta: i soldi in cassa per mantenere nella prossima legge di Bilancio le promesse fatte sui grandi temi non ci sono.

La legge di Bilancio sarà complicata” ha ammesso il ministro dell’Economia, con Giorgetti che poi ha specificato come “siamo chiamati, poiché facciamo politica, a decidere delle priorità: non si potrà fare tutto, certamente dovremo intervenire a favore dei redditi medio bassi, ma dovremo anche usare le risorse a disposizione per promuovere la crescita”.

L’indirizzo è chiaro, con le legge di Bilancio 2024 che difficilmente interverrà con decisione sulle pensioni visto che “il tema della natalità è un tema fondamentale: non c’è nessuna riforma previdenziale che tiene nel medio-lungo periodo con i numeri della natalità che abbiamo oggi in questo Paese”.

Senza considerare le difficoltà con il Pnrr e il ritorno del Patto di Stabilità nel 2024, la legge di Bilancio che il governo si appresta a dover impostare una volta finite le ferie estive, sembrerebbe essere già una corsa in salita per il centrodestra.

Un problema non di poco conto per Giorgia Meloni, con la presidente del Consiglio che nei prossimi mesi sarà chiamata ad affrontare i mal di pancia di Lega e Forza Italia che potrebbero gradire poco la prospettiva di una Manovra conservativa invece che espansiva.

Meloni e i rischi della legge di Bilancio 2024

Nella legge di Bilancio oltre al rinnovo del taglio al cuneo fiscale, che è stato definito come “una priorità” dal ministro Giorgetti, il governo difficilmente avrà la forza economica per realizzare le tante altre riforme promesse un anno fa.

La legge Fornero per le pensioni così resterà ancora al suo posto, con i rubinetti che resteranno chiusi anche per quanto riguarda la scuola, la sanità e il rinnovo dei contratti, mentre potrebbe esserci una misura tesa a sostenere le famiglie visto che il sostegno alla natalità è una mission che Fratelli d’Italia non sembrerebbe essere disposta ad abbandonare.

Contando soltanto il rinnovo del taglio del cuneo fiscale e le spese indifferibili, già si arriverebbe a un conto da circa 20 miliardi per Palazzo Tesoro, con il governo che di consegueza sta cercando di capire come poter fare cassa.

Non c’è da meravigliarsi così se le accise sulla benzina continuano a restare al loro posto, mentre 1 miliardo dovrebbe arrivare dalle nuove licenze sul gioco d’azzardo online e 3 miliardi dalla misura sugli extraprofitti delle banche che, da tassa, diventerà una sorta di prestito da restituire poi agli istituti sotto forma di crediti di imposta.

Se finora il centrodestra ha tenuto nei sondaggi, una seconda legge di Bilancio al risparmio che si unisce alla fine del reddito di cittadinanza, degli sconti in bolletta e di quelli sulla benzina, potrebbe creare più di un malumore tra gli elettori di centrodestra che già devono fare i conti con gli sbarchi record di immigrati sulle nostre coste.

Per Giorgia Meloni così non sarà facile tenere a bada i suoi alleati, soprattutto in considerazione che a giugno si voterà per le elezioni europee dove, vista la legge elettorale puramente proporzionale, ogni partito andrà per conto proprio.

In sostanza Matteo Salvini se vorrà riportare la Lega in doppia cifra dopo il crollo alle ultime elezioni politiche, dovrà fare campagna elettorale “contro” i Fratelli d’Italia che sono cresciuti proprio a discapito del Carroccio.

Forza Italia poi dopo la morte di Silvio Berlusconi appare essere allo sbando, tanto che gli azzurri dovranno stare attenti a non finire sotto la soglia di sbarramento del 4%. In questo scenario, per Giorgia Meloni dovrà faticare non poco per tenere la sua maggioranza calma e coesa ma, fino a quando l’opposizione continuerà a essere tafazziana e divisa, la premier potrà continuare a dormire sonni relativamente tranquilli.

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