Leonardo corre a Milano. La notizia di un’alleanza strategica con la tedesca KNDS per creare un gruppo di difesa europeo potrebbe riattivare il rally? Ecco le opinioni e i target degli analisti.
Leonardo in cima al Ftse Mib grazie all’alleanza strategica con KNDS, nata dalla fusione di Krauss-Maffei Wegmann e Nexter. Questa partnership, concordata con il Ministero della Difesa italiano, mira alla formazione di un Gruppo di Difesa europeo, con un focus specifico sull’elettronica terrestre e lo sviluppo di mezzi blindati. La notizia ha scatenato un balzo del titolo a Piazza Affari nel finale, con un aumento del 4,26% a 14,43 euro.
L’accordo, volto a consolidare le basi industriali e sviluppare nuove piattaforme per veicoli blindati come l’MGCS, si allinea con la strategia del Ministero della Difesa Italiano, guidato da Guido Crosetto, nel Documento Programmatico 2023-2025 e nel piano d’azione dell’accordo recentemente stipulato tra Roma e Berlino.
Leonardo sta esplorando ulteriori opportunità con KNDS, non escludendo un’estensione dell’accordo anche sul capitale. La collaborazione prevede programmi congiunti tra Italia e Germania, come l’acquisizione da parte dell’Esercito italiano di circa 400 carri pesanti Leopard 2, con un investimento totale di 8,24 miliardi di euro, e la partecipazione al programma italiano AICS (Armored Infantry Combat System), valutato complessivamente intorno a 15 miliardi di euro.
L’alleanza tra Italia e Germania, che coinvolge indirettamente anche la Francia, rappresenta un importante passo verso il consolidamento europeo. Questo processo è focalizzato sullo sviluppo di programmi multilaterali, come il Main Ground Combat System (MGCS), e su iniziative europee per la realizzazione di Main Battle Tank (MBT), Infantry Fighting Vehicle (IFV), e sistemi di artiglieria di nuova generazione.
Banca Akros ha assegnato una valutazione “buy” a Leonardo con target price a 18 euro.
Leonardo: strategie operative con i Turbo Certificates di UniCredit
Sotto il profilo grafico, Leonardo si allontana con decisione dai supporti in area 13,50 puntando al confronto con i massimi di novembre a 15 euro circa. Una vittoria anche su questo limite permetterebbe ai prezzi di raggiungere a quota 15,35 il lato superiore del canale che sale dai minimi di novembre 2022 e di guardare a target più ambiziosi a 16 euro, record del 2017. Sotto 13,50 euro le prospettive di brevissimo termine potrebbero mutare in negativo anticipando cali verso 13,12, per la chiusura del gap del 9 ottobre, e fino al supporto statico a 12,80.
Per operare long su Leonardo potrebbe aver senso utilizzare un certificato Turbo Open End di Unicredit con ISIN DE000HC84G10. Il certificato ha come sottostante Leonardo e presenta una barriera distante attualmente il 19,97%.
Per operare Short, invece, potrebbe essere appropriato utilizzare il certificato Turbo Open End Short di Unicredit con ISIN DE000HD0QF25, avente una barriera distante il 17,80% e come sottostante Leonardo.
Ricordiamo che tale barriera corrisponde a un vero e proprio stop loss, intrinseco nel prodotto, toccato il quale si genera automaticamente la chiusura della posizione.
I certificati Turbo Open End di Unicredit, inoltre, eliminano il problema del limite temporale dall’investimento senza però mantenere la presenza del fastidioso effetto compounding. Sono comunque strumenti finanziari complessi: per le operazioni di trading resta importante settare uno stop loss sulla base delle proprie esigenze e delle giuste regole di money management.
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