Lucio Dalla è deceduto ormai 10 anni fa lasciando tutti i suoi beni senza un testamento scritto. A chi spettano i guadagni di una vita artistica come quella del cantautore italiano?
Lucio Dalla è stato uno dei più importanti cantautori della storia della musica italiana. Un vero innovatore che con la sua musica ha sperimentato e conquistato il cuore degli italiani. A dieci anni dalla morte, scomparso il 1° marzo 2022 con un infarto fulminante, ci sono ancora dubbi su chi sia in grado ereditare la sua capacità artistica e non solo.
Nel corso della sua carriera decennale Dalla ha guadagnato milioni di lire ed euro. La prova sono i diversi possedimenti di lusso, come delle ville, alcune società e delle opere d’arte uniche di artisti vari. In totale si tratta di un patrimonio stimato di 100 milioni di euro. Ma tutto questo a chi è andato?
Non è affatto semplice capire chi abbia beneficiato dell’arte di Lucio Dalla, perché il cantautore sembra abbia sì scritto un testamento, ma questo non si trova e da tempo sono iniziate le speculazioni. In genere, in questi casi, spetta alla famiglia, fino ai cugini più lontani, ereditare il patrimonio. Secondo quanto riportano i giornali di dieci anni fa, sembra però che la famiglia non fosse interessata a mantenere in attivo le società del cantautore, molto più care ai suoi amici stretti.
Lucio Dalla e la sua carriera lunga e prolifera: il patrimonio stimato
L’ultima esibizione di Lucio Dalla è stata al Montreux Jazz Festival in Svizzera, dove è morto improvvisamente poche ore dopo, in seguito a un infarto all’età di 68 anni - ne avrebbe compiuti 69 pochi giorni dopo -, lasciando tutti privi della sua arte. Anche in fatto di patrimonio Dalla non era da meno. Infatti nel corso della sua carriera aveva accumulato, tra immobili, diritti, società e altri beni, un patrimonio di 100 milioni di euro.
A chi è andato non si sa con sicurezza, visto che il testamento scritto dal cantautore è andato perduto o forse non è mai esistito. Tra i beni da dividere ci sono:
- beni mobili, tra cui una barca, la Brilla e Billy;
- beni immobiliari, tra cui i 2 mila metri quadri della casa museo di via D’Azeglio 15 (Bologna) dal valore di 11 milioni; una casa a Milo (Etna) dal valore di 600 mila euro; un appartamento alle isole Tremiti di 840 mila euro e un altro, dello stesso valore, a Pesaro;
- diritti Siae tra i 500 e gli 800 mila euro;
- quadri, scultura e memorabilia per un valore di 3 milioni.
Il patrimonio di Lucio Dalla: a chi spetta senza testamento
Il cantautore potrebbe aver lasciato un testamento, ma non ne esiste una copia. Molto probabilmente potrebbe aver lasciato tutto al compagno Marco Alemanno, ma senza la prova cartacea e ufficiale i beni non possono andare direttamente all’uomo. Così entra in gioco la famiglia, anche quella più distante di grado. I primi sono i cugini di primo grado che, per legge, hanno potuto ereditare il patrimonio del cantautore, ma in che termini e quantità non è dato saperlo.
Inoltre, nel limbo, rimane la Fondazione, che sta molto a cuore agli amici artisti, più che alla famiglia. Sembra infine che la società Pressing Line sia in parte proprietà di Mariarosa Turcato, la signora dei conti di Dalla e consigliere di Tobia. L’ultimo guadagno stimato è la tournee di Dalla e De Gregori, con un ricavo di 800 mila euro.
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