Macchia solare grande quattro volte la Terra, perché gli scienziati sono preoccupati?

Giorgia Bonamoneta

1 Giugno 2023 - 08:20

È stata scoperta una macchia solare grande quattro volte la Terra. Si monitora l’attività solare in vista di un brillamento di classe X. Ecco cos’è una macchia solare e quali sono i rischi.

Macchia solare grande quattro volte la Terra, perché gli scienziati sono preoccupati?

Da alcuni giorni sulla superficie solare è comparsa una grande macchia solare. Si tratta di “AR3310” (nome con la quale è stata battezzata) ed è una macchia solare grande quattro volte la Terra. Gli scienziati che monitorano l’attività solare hanno parlato di una delle macchie solari più grandi degli ultimi decenni, subito dopo la macchia solare scoperta del 2014. In quell’occasione la macchia solare aveva le dimensioni di Giove e quando sono così grandi è persino possibile vederle a occhio nudo.

Ecco cosa sappiamo su AR3310 e quali potrebbero essere gli effetti della sua attività sulla Terra.

Cosa sono le macchie solari?

Le macchie solari sono zone di temperatura più bassa sul Sole. Le fotografie che ci arrivano di queste macchie (fig.1) mostrano una zona scura, circondata da un alone intermedio (zone ad alta temperatura). In realtà non sono zone scure, basta cambiare lo sfondo per vederle brillare intensamente.

fig.1 fig.1 Macchia solare

Le macchie solari sono parte dei fenomeni ascrivibili come “attività solare” e che fanno riferimento al campo magnetico del Sole. I campi magnetici del Sole sono attorcigliati, questo perché i poli del sole girano più lentamente (un giro completo in circa 38 giorni) rispetto alla fascia dell’equatore (giro completo in circa 24 giorni). I campi magnetici, nelle zone dei nodi che si vengono a creare, sono spinti verso l’alto e lasciano sulla superficie una temperatura leggermente più bassa.

In fisica solare la zona a bassa temperatura è detta “zona d’ombra”, la zona che la circonda prende il nome di “penombra” e le zone da dove si innalza e si abbassa il materiale vengono chiamate “spicule”.

Come osservare una macchia solare?

Le macchie solari di grandi dimensioni, come la macchia solare AR3310 scoperta pochi giorni fa, possono essere viste a occhio nudo. È però sconsigliato alzare gli occhi al cielo e osservare il sole senza protezioni, c’è il rischio infatti di danneggiarsi in maniera permanente la vista.

La lente del binocolo o di un telescopio, se non adeguatamente schermata, non protegge dal rischio di danneggiamento. Esistono però modi migliori per osservare il Sole e le sue attività, come le macchie solari.

Esiste un manuale ufficiale per l’osservazione del Sole e in questo si legge che ci sono due metodi per osservarlo: un metodo diretto, cioè attraverso un filtro da applicare a una lente e il metodo per proiezione.

Le conseguenze delle macchie solari

Le macchie solari sono fenomeni periodici e legati all’attività ciclica magnetica del Sole. Ci sono periodi più intensi di altri e stiamo entrando proprio in uno di questi. Per quello che ne sappiamo il picco delle attività solari avverrà intorno al 2025.

Ci sono delle conseguenze anche sulla Terra in occasione dell’intensa attività magnetica del Sole. Le macchie solari, come la nuova grande macchia visionata, potrebbe causare tempeste geomagnetiche. Secondo l’Amministrazione Nazionale per gli Oceani e l’Atmosfera (Noaa) la macchia solare AR3310 ha il 15-20% di possibilità di generare un brillamento di classe X nelle prossime 24 ore.

Con questo termine si intende la categoria più intensa di eruzioni di materiali solari. I brillamenti di classe X si verificano all’incirca ogni 10 anni e possono causare blackout radio da forti a estremi (da R3 a R5) e tempeste geomagnetiche da gravi (G4) a estreme (G5) sulla Terra.

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