Una malattia insidiosa si sta diffondendo In Italia e Spagna

Alessandro Nuzzo

10/07/2024

Casi di febbre del Nilo Occidentale in aumento in alcune zone di Spagna e Italia. Allerta in vista delle vacanze.

Una malattia insidiosa si sta diffondendo In Italia e Spagna

Con i cambiamenti climatici e l’aumento delle temperature, malattie un tempo presenti soltanto in contesti tropicali, hanno iniziato a fare capolino anche in occidente. Una di queste è certamente la West Nile, meglio conosciuta come febbre del Nilo occidentale. Si tratta di una malattia infettiva trasportata dalle zanzare e che sta colpendo sempre più persone.

In Italia c’è una zona, quella dell’Emilia-Romagna, dove ormai la West Nile è endemica. La primavera piovosa e con temperature basse, ha rallentato la proliferazione di zanzare. Ora con l’arrivo dei primi caldi, ecco che questi animali hanno trovato ambiente ideale per tornare con prepotenza a proliferare. E così i casi di persone infette da febbre del Nilo sono in aumento, sopratutto nella zona di Modena. Ma non è soltanto in Italia il problema perché anche la Spagna, nazione con un clima simile al nostro, sta facendo i conti con un aumento dei casi, sopratutto la zona di Siviglia.

Un aumento di casi che ha costretto il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ad emettere un avviso di attenzione per i turisti che intendono recarsi in queste zone. Attenzione anche a chi si recherà in paesi tropicali per le vacanze dove la malattia è presente. Il rischio è di trasportare zanzare infette in Italia facendo partire una epidemia.

A Bologna scatta il livello di rischio 2

In una colonia di zanzare a San Giovanni in Persiceto è stata riscontrata la positività al virus West Nile e per questo la Regione ha fatto scattare un livello di rischio 2. Questo livello di allerta prevede un monitoraggio sulle colonie di zanzare per scongiurare l’infezione all’uomo e agli equini. La Regione raccomanda alle amministrazioni di «continuare ad attuare rigorosamente gli interventi di lotta antilarvale» ed «effettuare interventi straordinari preventivi» con disinfestazioni «qualora sia in programma una manifestazione che comporti il ritrovo di almeno 200 persone nelle ore serali in aree all’aperto».

Cos’è la febbre del Nilo

Si tratta di una malattia provocata dal virus West Nile trasportata dalle zanzare. Fu isolata per la prima volta in Uganda nel 1937 ed è in Italia dal 2008. Il periodo di incubazione dal momento della puntura della zanzara infetta varia fra 2 e 14 giorni, ma può essere anche di 21 giorni. Nella maggior parte dei casi è asintomatica. Il 20% dei contagiati ha sintomi lievi come mal di testa, nausea, febbre, vomito, eruzioni cutanee o dolore agli occhi.

Sono rari i casi in cui evolve in casi più gravi come problemi al sistema nervoso. In questo caso la febbre del Nilo può risultare fatale con un tasso di mortalità che si aggira attorno al 17%. Massima attenzione per anziani, chi soffre di pressione alta o diabete perché sono i soggetti più a rischio.

La trasmissione non avviene da uomo a uomo. Prevenire non è facile perché non esistono vaccini al momento anche se sono allo studio. L’unica cosa da fare è evitare l’esposizione alle zanzare. È consigliato proteggersi dalle punture usando spray repellenti o zanzariere a porte e finestre in casa.

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