Crisi di governo: la manovra di bilancio a rischio dopo le dimissioni di Conte? Cosa aspettarsi
I rischi che la manovra di bilancio sta correndo in questa nuova fase della crisi di governo appaiono molteplici.
Nella giornata di ieri Giuseppe Conte ha rassegnato le dimissioni in un lungo e accorato intervento in Senato nel quale ha lasciato emergere tutta la sua insoddisfazione nei confronti di Matteo Salvini e della Lega, rei a sua detta di aver fatto crollare un esecutivo operoso nato da poco più di un anno.
Le dichiarazioni del Presidente del Consiglio (seguite in diretta live da Money.it) e l’implosione della crisi di governo hanno aperto le porte a una nuova fase di incertezza: molti hanno iniziato a interrogarsi sui possibili rischi che ora potrebbero mettere i bastoni fra le ruote alla manovra di bilancio.
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Manovra di bilancio a rischio con crisi di governo?
Tutto dipenderà da come questa crisi di governo ormai ufficializzata verrà affrontata dal Presidente della Repubblica. Sergio Mattarella dovrà valutare l’eventuale sussistenza di una maggioranza alternativa tramite consultazioni che inizieranno nel pomeriggio di oggi, mercoledì 21 agosto.
I mercati finanziari sperano che ad avere la meglio sarà una grande coalizione formata da Movimento 5 stelle, PD, Liberi e Uguali e altre minoranze. Lo scenario peggiore, per essi, sarebbe invece quello delle elezioni anticipate.
Nel primo caso i rischi corsi dalla manovra di bilancio sarebbero forse minori, come ha affermato una recente analisi de Il Sole 24 Ore. La nascita di un esecutivo non rallentato da nuove elezioni potrebbe permettere di rispettare le scadenze previste (entro fine settembre dovrà essere messa a punto la nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza).
Un governo istituzionale, dal canto suo, potrebbe aprire le porte a due scenari:
- voto a ottobre;
- voto nei primi mesi del 2019.
Nel primo caso il nuovo esecutivo dovrebbe approvare la manovra di bilancio in tempi strettissimi. Nel secondo, invece, l’unica cosa da fare sarebbe quella di bloccare gli aumenti IVA almeno per qualche mese e poi lasciare la matassa da sbrogliare al governo entrante.
L’obiettivo dell’Italia, non dimentichiamolo, sarà sempre lo stesso: evitare l’esercizio provvisorio che scatterà in caso di mancata approvazione della legge entro i tempi prefissati.
La manovra di bilancio continuerà a correre rischi almeno fino a che la crisi di governo non si avvierà verso la soluzione. Per questo, però, bisognerà ancora aspettare un po’.
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